ATTO TERZO
Bosco come nell'atto primo
Il quale divide il campo di Attila da quello di Ezio.
È il mattino
Romanza
FORESTO
Qui del convegno è il loco...
Qui dell'orrende nozze
L'ora da Uldino apprenderò...
Nel petto frènati, o sdegno...
A tempo, come scoppiar di tuono,
Proromperò.
ULDINO
Foresto!
FORESTO
Ebben!
ULDINO
Si move
Ora il corteo giulivo,
Che d'Attila alla tenda
Accompagna la sposa.
FORESTO
Oh mio furore!
Uldino, va!... ben sai
Di là della foresta
In armi stanno le romane schiere...
Ezio te attende sol, perchè sull'empio
Piombino tutte.
Uldino parte
Infida!
Il dì che brami è questo:
Vedrai come ritorni a te Foresto!
Che non avrebbe il misero
Per Odabella offerto?
Fino, deh, ciel perdonami,
Fin l'immortal tuo serto.
Perchè sul viso ai perfidi
Diffondi il tuo seren?...
Perchè fai pari agli angeli
Chi sì malvagio ha il sen?
Terzetto
EZIO
viene frettoloso della parte del campo romano
Ce più s'indugia?...attendono
I miei guerrieri il segno...
Promoperan, quai folgori,
tutti sul mostro indegno.
FORESTO ed EZIO
Non un, non un de' barbari
Ai lari tornerà.
CORO
interno
Entra fra i plausi, o vergine,
Schiusa è la tenda a te;
Entra, ed il raggio avvolgati
Dell'esultante re.
Bello è il tuo volto candido,
Qual mattutino albor,...
A dolce spirto è simile
Ora di sol che muor.
FORESTO
Tu l'odi?... è il canto pronubo!...
EZIO
Funereo diverrà.
FORESTO
Ah scellerata!!
EZIO
Frenati.
Lo esige l'alta impresa.
FORESTO
Sposa è Odabella al barbaro!...
A' suoi voler s'è resa!...
EZIO
La tua gelosa smania
Frena per poco ancor.
FORESTO
Tutti d'Averno i demoni
M'agitan mente e cor.
Odabella viene spaventata e fuggente dal campo
barbaro
ODABELLA
dal campo di Attila
Cessa, deh cessa... ah lasciami,
Ombra del padre irata...
Lo vedi?... Io fuggo il talamo...
Sarai... sì... vendicata...
FORESTO
È tardo, o sposa d'Attila,
È tardo il tuo pentir.
EZIO
Il segno... il segno... affrettati,
O ci farem scoprir.
ODABELLA
Tu qui, Foresto?... ascoltami,
Pietà del mio martir.
FORESTO
È tardi.
ODABELLA
Te sol, te sol quest'anima
Ama d'immenso amore,
Credimi, è puro il core,
Sempre ti fui fedel.
FORESTO
Troppo mi seppe illudere
Il tuo mendace detto!!
Ed osi ancor d'affetto
Parlare a me, crudel?
EZIO
Tempo non è di lagrime,
Non di geloso accento;
S'affretti l'alto evento,
Finchè ne arride il ciel.
entro Attila
Finale
ATTILA
ad Odabella
Non involarti, seguimi;
Perchè fuggir chi t'ama?...
Che mai vegg'io?... qui, perfidi,
Veniste a nuova trama?
sottovoce ad Odabella
Tu, rea donna, già schiava,
Or mia sposa;
a Foresto
Tu, fellon, cui la vita ha donata;
ad Ezio
Tu, romano, per Roma salvata,
Congiurate tuttor contro me?...
Scellerati...su voi sanguinosa
Piomberà la vendetta del Re.
ODABELLA
Nella tenda, al tuo letto d'appresso,
Minacciosa e tuttor sanguinante
Di mio padre sta l'ombra gigante...
Trucidato ei cadeva per te!
ATTILA
Rea donna!
FORESTO
Di qual dono beffardo fai vanto?
Tu m'hai patria ed amante rapita;
In abisso d'affanni la vita
Hai, crudele, cangiato per me!
EZIO
Roma hai salva!.., e del mondo lo sdegno,
Che t'impreca superna vendetta?
Ed il sangue che inulto l'aspetta
Non rammenti? Paventane, o re.
ODABELLA
Maledetto sarebbe l'amplesso
Che me sposa rendesse del re.
scaglio lungi da sè la corona
FORESTO
O tiranno.., con morte soltanto
Può frenarsi quest'odio per te.
EZIO
De delitti varcasti già il segno;
L'ira pende del cielo su te.
S'ode internamente il rumore dell'improvviso assalto
al campo d'Attila.
CORO
di dentro
Morte... morte... vendetta!...
ATTILA
Qual suono?
EZIO e FORESTO
Suono è questo che segna tua morte.
I soldati romani entrano precipitosamente in scena.
ATTILA
Traditori!
EZIO e FORESTO
Decisa è la sorte...
Foresto va per trafiggere Attila, ma è prevenuto da Odabella.
ODABELLA
ferrendo Attila
Padre! ah padre, il sagrifico a te.
abbraccia Foresto
ATTILA
morente
E tu pure, Odabella?...
cade
TUTTI
Appien sono vendicati
Dio, popoli e re!!!...