ATTO PRIMO
Il »Foyer« della Comédie Française
Sala quadrangolare di stile Rinascimento.
Nel mezzo, in fondo, caminetto adorno del busto di Molière. Quattro porte laterali. Una grande, a sinistra, comunica colla scena: una piccola a destra, coi camerini. Quella a sinistra, sul davanti, conduce ai palchetti. Quella di destra è l'entrata degli artisti.
Ai lati della scena, due mensole a specchi con vari oggetti teatrali.
Presso al caminetto acceso, un piccolo paravento, una tavola dorata, poltroncine, sedie e sgabelli di damasco fiorito, disposti in semicerchio: a destra, in fondo, un tavolino da giuoco con sopra una scacchiera: nel mezzo altre poltrone e un canapè. Sulle mensole doppieri accesi. Il fuoco arde nel caminetto. All'alzarsi della tela, madamigella Jouvenot, turchescamente vestita da »Zatima« nel Bajazet, siede a sinistra dinanzi al cristallo, e dà l'ultimo ritocco alla sua acconciatura.
Nel mezzo, adagiata sul canapè, nel civettuolo costume di »Lisetta« delle Follie d'amore, madamigella Dangeville ripassa, a tratti, la sua parte.
A destra in piedi presso il caminetto, Quinault, sotto le spoglie del »visir Aconat«, si pavoneggia rimpetto alla mensola, mettendosi il turbante.
Più innanzi, seduto al tavoliere, Poisson, nelle vesti campestri di »Crispino«, sta consultando uno specchietto a mano.
Michonnet, in abito comune, con le mani e con le braccia cariche di cose sceniche, corre su e giù, a dritta e a sinistra affaccendato e trafelato, trovando una risposta e un sorriso per tutti, a tutti recando gli oggetti richiestigli.
Nel fondo, passano attori e comparse nei costumi del Bajazet e delle Follie d'amore: servi di scena imparruccati portano attrezzi; macchinisti dispongono i praticabili.
Movimento animato.
SCENA PRIMA
M.lla Jouvenot, M.lla Dangeville, Michonnet, Quinault, Poisson
LA JOUVENOT
dalla mensola
Michonnet, della biacca!
MICHONNET
alla Jouvenot, indicando la mensola
Là sopra, signorina ...
POISSON
dal tavoliere
Michonnet, del rossetto!
MICHONNET
a Poisson, accennando al tavolino
Là dentro, nel tiretto ...
LA DANGEVILLE
dal canapè
Michonnet, la mia ventola!
QUINAULT
dal caminetto
Michonnet, il mio manto! ...
MICHONNET
correndo dall'uno all'altro
Ecco qua, miei signori ...
LE DUE DONNE.
Spicciatevi!
MICHONNET
umilmente
Ho soltanto due mani ...
QUINAULT
deridendolo
E quattro gambe ...
LA DANGEVILLE
Le mie pasticche! ... Presto ...
LA JOUVENOT
Un neo! ... Presto ...
QUINAULT
La mia spada! ... Presto ...
POISSON
La cintola! ... Presto ...
TUTTI E QUATTRO
spazientiti
Presto, dunque, Morfeo! ...
MICHONNET
con sdegno represso
Michonnet, su!
Michonnet, giù!
Auff! non ne posso più ...
A me tutti gl'incarichi,
tutti i fastidi a me ...
Un direttor di scena
sta peggio d'un lacchè ...
In mezzo a tanti re
di cartapesta
c'è da perder la testa ...
Seguir le chiacchiere,
molcer le invidie,
placar le collere,
romper le cabale,
sventar le insidie
delle pettegole,
mattino e vespro,
vespro e mattin,
senza mai fin!
Malinconicamente
Ah! se non fosse il posto sospirato
di socio proprietario,
per sbarcare il lunario
e starle sempre allato ...
Fa un gesto di minaccia verso gli attori
POISSON
seccato, a Michonnet
Che mai borbotti?
MICHONNET
scuotendosi
Nulla ...
LA DANGEVILLE
sbadigliando e masticando pasticche
Che noia, l'aspettare! ...
QUINAULT
studiando un atteggiamento dinanzi allo specchio con la scimitarra sguainata
»Trema, codardo!«
Tirando una botta, infilza quasi Michonnet, che è
risalito
Scusa ...
MICHONNET
schivandola con un salto
Fate pur ...
POISSON
a Michonnet, che ridiscende
Che ti par?
MICHONNET
ironico
Magnifico! Un Narciso ...
LA JOUVENOT
sempre allo specchio
Un neo ancor mi manca ...
LA DANGEVILLE
interrompendo la lettura, perfidamente
Solamente?
LA JOUVENOT
voltandosi, come punta da un insetto
Sfacciata!
LA DANGEVILLE
con una spallata di sprezzo
Superba!
LA JOUVENOT
alzandosi di scatto
Sono stanca! ... Sfacciata!
LA DANGEVILLE
alzandosi pure
Ed io nauseata!
LA JOUVENOT
con una riverenza esagerata
Marchesa morganatica!
LA DANGEVILLE
imitandola
Principessa di picche!
POISSON
Badate alla grammatica!
MICHONNET
spaventato si slancia per dividere le due attrici e si busca colpi di ventaglio
Signore, si va in scena!
QUINAULT
Molière v'ascolta ... là ...
SCENA II
Il Principe di Bouillon, l'Abate di Chazeuil e detti.
L'uscio di sinistra si apre. Il Principe entra solennemente, seguito da Chazeuil.
MICHONNET
cerimoniosamente ai sopraggiunti
Il Principe di Bouillon ... e l'Abate di Chazeuil ...
Che fortuna! ...
QUINAULT
piano a Poisson
(Colui?)
POISSON
in disparte
(Il mecenate della Duclos ...
di chimica dilettante e d'amore ...)
QUINAULT
(E l'abatino?)
POISSON
(Il ninnolo della moglie ...)
L'ABATE
arricciando il naso
Che odore!
MICHONNET
con un inchino esagerato
Odor di palcoscenico ...
IL PRINCIPE
con fatuità, sbirciando con l'occhialino le attrici
Delle Grazie è il respir ...
POISSON
piegandosi fino a terra dinanzi al Principe
Principe!
IL PRINCIPE
con un gesto di protezione
Caro, caro ...
QUINAULT
all'Abate, salutando all'uso turco
Abate! ...
L'ABATE
familiarmente
Gran Visir!
IL PRINCIPE
galantemente alla Jouvenot
Madamigella, come vi chiamerem stasera?
LA JOUVENOT
con una moina
»Zatima«.
L'ABATE
alla Dangeville, con grazia affettata
E voi?
LA DANGEVILLE
svenevole
»Lisetta« ...
IL PRINCIPE c.s.
Siete una vera Sultana del Serraglio ...
L'ABATE
E voi la Primavera ...
LA JOUVENOT
indicandogli la spalla
Principe, questo nèo ...
IL PRINCIPE
chinandosi fin quasi a baciarlo
D'Amore parmi un bersaglio ...
L'ABATE
tra due sospiri
Ardo nel guardarvi ...
LA DANGEVILLE
ridendo forte
Abate, eccovi il mio ventaglio ...
IL PRINCIPE
leziosamente
Fior d'amor, arma di Venere,
dolce neo che splendi al seno
|come un astro nel sereno,
per le vie d'un bianco mar
verso il porto dell'oblio,
Argonauti del desio,
fai gli sguardi navigar ...
L'ABATE
leziosamente
Dell'augel di Leda eburneo
vaga piuma ondoleggiante
sovra un petto d'adamante
che d'Artemide è l'altar,
se l'ardor ne ammorzi un poco
d'altri mille il chiuso foco
fai repente divampar ...
I due galanti si scostano e vanno ad osservare nelle
scene dagli usci socchiusi, l'uno a destra e l'altro a
sinistra.
L'ABATE
a Michonnet, che ridiscende
E la Duclos?
IL PRINCIPE
come a caso
Infatti, la Duclos?
MICHONNET
asciutto
Si veste ...
LA JOUVENOT
ammiccando, ridendo forte
Volete dir: si spoglia ...
LA DANGEVILLE
velenosa
Per sembrar più celeste!
IL PRINCIPE
impaziente a Michonnet
Ma quando si principia?
MICHONNET
Bajazet fra un istante: poi le Follie d'amore ...
L'ABATE
indicando il teatro
La sala è riboccante ...
MICHONNET
con importanza
Lo credo ben ... Stasera la Duclos e Adriana
nella stessa tragedia!
IL PRINCIPE
entusiasta
La Duclos è sovrana! ...
MICHONNET
di ripicco
La Lecouvreur, divina!
LA JOUVENOT
con una smorfia
In ciel non è rimasta! ...
L'ABATE
indeciso
Scandisce bene i versi ...
LA DANGEVILLE
Per caso ...
MICHONNET
accennando verso il fondo
Eccola ... basta!
SCENA III
Adriana e detti.
Adriana Lecouvreur, nel costume orientale di »Rossana« entra dall'ultimo uscio di destra, col rotolo della sua parte tra le mani. Le altre attrici le voltano dispettosamente le spalle; il Principe e l'Abate s'inchinano; Michonnet la contempla estatico. Ella non si accorge d'alcuno, restando in fondo alla sala.
ADRIANA
ristudiando la parte, declama lentamente
»Del sultano Amuratte m'arrendo all'imper ...«
»Tutti uscite! e ogni soglia sia chiusa all'audace ...« Interrompendosi
No, così non va bene! ...
Facendosi più innanzi, e ricominciando in tono più
solenne
»Tutti uscite; e ogni soglia sia chiusa all'audace ...«
»E ritorni al Serraglio l'angusta sua pace ...«
IL PRINCIPE
Splendida!
L'ABATE
Portentosa!
IL PRINCIPE
accostandosi
Musa!
L'ABATE
egualmente
Diva!
IL PRINCIPE
baciandole la mano
Sirena!
ADRIANA
con vera modestia
Troppo, signori ... troppo!
Ecco: respiro appena ....
semplicemente
lo son l'umile ancella
del Genio creator:
lei m'offre la favella,
io la diffondo ai cor ...
Del verso io son l'accento,
l'eco del dramma uman,
il fragile strumento
vassallo della man ...
Mite, gioconda, atroce,
mi chiamo Fedeltà:
un soffio è la mia voce,
che al novo dì morrà ...
IL PRINCIPE
E che cercate voi?
ADRIANA
La verità ...
L'ABATE
accennando a Poisson e Quinault
Temprata foste da insigni artisti ...
ADRIANA
alzando le spalle
No, da nessuno ...
accorgendosi di Michonnet
Ingrata! Umile cor devoto, forte ingegno modesto,
il consiglier mio solo, il solo amico mio, è questo ...
Michonnet ...
MICHONNET
commosso fino alle lagrime
Adriana ... tu scherzi, figlia mia ...
Fai male ... vedi ... soffoco!
L'avvisatore, dal fondo, fa un cenno a Michonnet
Signori, sono pronti? ...
LA JOUVENOT
protestando
Non sono a punto ancora!
LA DANGEVILLE
lo neppure ...
ADRIANA
lo lo sono ...
IL PRINCIPE E L'ABATE
a Michonnet
E la Duclos?
MICHONNET
Or ora nel camerin stava scrivendo in fretta ...
IL PRINCIPE
vivamente
A chi?
LA JOUVENOT
al Principe, con intenzione
A voi no, certamente ...
LA DANGEVILLE
egualmente
Sa che attendete qui ...
QUINAULT
al tavolino
Scacco al re!
POISSON
mangiando un pezzo, trionfalmente
Scacco matto!
QUINAULT
protestando
Matto sarete voi ...
POISSON
inalberandosi
A me del »voi«? ... Mi manchi d'ogni riguardo ...
QUINAULT
in piedi, la mano sull'elsa, con esagerata dignità
E poi?
MICHONNET
dal fondo
Signori, andiam!
La Jouvenot e la Dangeville scappano, ridendo, tra le quinte del teatro. Quinault e Poisson, seguono le due attrici minacciandosi comicamente.
IL PRINCIPE
all'Abate, sbuffando
Abate, quel biglietto ...
L'ABATE
Della Duclos?
IL PRINCIPE
Lo voglio! ...
L'ABATE
imbarazzato
Ma come fare?
IL PRINCIPE
dandogli una borsa
Ho detto!!! ...
Il Principe esce dall'uscio ond'era entrato; l'Abate
dal fondo, dalla porta dei camerini.