ATTO QUARTO
La casa d'Adriana.
Salottino elegante pieno di ninnoli graziosi. Nel fondo, un uscio chiuso e una finestra: l'uscio è quello della camera da letto: la finestra dà sul giardino, i cui alberi appena cominciano a rivestirsi di fronde.
Due usci laterali: quello di sinistra reca alla sala da pranzo, e l'altro, a destra, nell'anticamera.
A sinistra, un caminetto col fuoco acceso, presso al quale sono una piccola scrivania e una piccola poltrona; più innanzi una sedia a sdraio. A destra un' »étagère« e un'altra poltroncina, sulla quale è gettato uno scialle. Più in là un cavalletto con trofei artistici della celebre attrice.
Pomeriggio di marzo, verso il tramonto.
SCENA I
Michonnet e la Cameriera.
Michonnet entra dalla dritta, seguito dalla cameriera, la quale gli addita l'uscio della camera da letto.
MICHONNET
alla cameriera, in atto di rassicurarla
So ch'ella dorme ... Non sarebbe attrice
se non dormisse quando il mondo è desto ...
Ma, se si sveglia, ditele ch'io resto
ad aspettarla, d'aspettar felice ...
Mentre la cameriera sta per andarsene s'ode squillare di dentro un campanello. La ragazza si dirige verso l'uscio di mezzo, vi bussa tre volte, indi lo apre e lo richiude dietro di sé.
MICHONNET
premendosi il petto
Taci, mio vecchio cuor!
Non brontolar, crogiuo!
d'un insensato amor!
consultando il proprio orologio
Fa come l'oriuol,
tuo fido amico ognor,
che batter più non vuol ...
ascoltando verso l'uscio della camera di Adriana
Dorme? ... Non dorme, no! ...
Malata ella è d'amor ...
Infermità di cor, lenta tortura
che troppo tardi io so ...
siede alla scrivania, tituba alquanto indi si decide a scrivere. La cameriera ritorna e accenna che Adriana sta per entrare. Michonnet le porge la lettera già suggellata con un'ostia.
Fate mandar piccina ...
la ragazza prende la lettera, ed egli sospira
Quest'è la medicina! ...
SCENA II
Adriana e Michonnet.
Adriana in bianco accappatoio appare sull'uscio del
fondo e si arresta sulla soglia.
ADRIANA
dolcemente dall'uscio a Michonnet seduto
Amico mio!
MICHONNET
scattando in piedi
Figliuola! Perché così stravolta?
ADRIANA
entrando
Non chiusi ciglio ...
MICHONNET
scuotendo il capo
Ancora?
ADRIANA
con un sospiro
Sempre!
MICHONNET
in atto di dolce rimprovero
Che cosa stolta!
ADRIANA
stringendosi nelle spalle
Fosse pur? ...
MICHONNET
Ma il teatro?
ADRIANA
Non ci penso ...
MICHONNET
insìstendo
E la fama?
ADRIANA
con un riso stridulo
Miraggio!
MICHONNET
E la carriera?
ADRIANA
Disinganno!
MICHONNET
intenerendosi
E chi t'ama?
ADRIANA
amaramente
Dov'è?
MICHONNET
balbettando
Io stesso ...
ADRIANA
attonita
Voi!
MICHONNET
ravvedendosi
Sì ... come un padre, almeno ...
ADRIANA
dolorosamente con un grido
Ah! no ... non posso!
Infranta ogni corda ho nel seno ...
La fronte m'arde ... Immobile è il mio pensiero ...
Più non ricordo ... tranne ...
MICHONNET
con ansia
Che mai? ... Spiegati, orsù! ...
ADRIANA
avanzandosi ancora con tragica ebbrezza
Quella sera! ... La mia rivincita! ...
MICHONNET
sgranando gli occhi
Quale temerità!
ADRIANA
vieppiù appassionata
Non la vedesti forse, di collera fremente,
mordersi a sangue ... ansare, tremare, illividir,
quando gridai:
declamando
»la fronte che mai debba arrossir?«
con ira crescente
Ma no ... vaneggio! La cortigiana rubò l'amor mio ...
Che m'oda ancor! ...
Adriana, smaniosa, convulsa, si strappa l'accappatoio, afferra uno scialle e se ne cinge gli omeri, poi corre all'uscio di destra.
MICHONNET
sbarrandole il passo
Dove vai? ...
ADRIANA
cercando di passare
A colpirla!
MICHONNET
resistendo
E poi?
ADRIANA
risoluta
Che importa?
MICHONNET
supplichevole
Vuoi perderti? ... Eh, via! ...
ADRIANA
quasi cedendo
Di gelosia dovrò languir? ...
Meglio morir! ...
Michonnet con dolce violenza riconduce Adriana, le ritoglie lo scialle, e la fa sedere sulla poltroncina: là ella scoppia in singhiozzi, mentr'egli, presa una tazza preparata sulla scrivania, gliela porge frenando a stento le lagrime.
MICHONNET
Prendi: ti farà bene ...
ADRIANA
svogliata
Cos'è?
MICHONNET
Un farmaco miracoloso ...
ADRIANA
respingendola con un gesto di collera
Che? Ci vuol altro!
MICHONNET
posando la tazza, teneramente
Bambina, non ti crucciar, non piangere! ...
ADRIANA
abbandonandosi tutta all'angoscia
Troppo è il martirio mio! ...
MICHONNET
Fa cor! ... Non soffri sola ... Piango d'amore anch'io
ADRIANA
guardando tra le lagrime
Voi pur? ... Dite davvero? ...
MICHONNET
quasi sforzandosi a sorridere
Ti sembra insanità?
Che vuoi? Cupido è cieco, e non conosce età ...
ADRIANA
quasi dimenticando se stessa
Voi pur ... Sareste mai tradito?
MICHONNET
No: di me solo è il torto ...
|ADRIANA
E ne soffrite assai?
MICHONNET
Sì ... ma non son morto ...
ADRIANA
ricadendo nel proprio dolore
Io ne morrò ... Io sento ...
MICHONNET
Che brutta malattia!
ADRIANA
quasi scrutandosi dentro
Io ne morrò ... Il sospetto è uno spasimo ...
MICHONNET
secondandola suo malgrado
La certezza è agonia ...
ADRIANA
Si smania ...
MICHONNET
Si farnetica ...
ADRIANA
Si gela ...
MICHONNET
Si divampa ...
ADRIANA
Si nega il Ciel ... s'invoca la morte ...
MICHONNET
tristemente
E pur si campa!
ADRIANA
con strazio
Perché?
MICHONNET
Per abitudine ...
SCENA III
La Jouvenot, la Dangeville, Quinault, Poisson e detti.
Alle ultime parole dei due, i quattro soci della Comédie entrano dall'uscio dell'anticamera.
ADRIANA
movendo loro incontro con le mani tese
Lieta sorpresa!
QUINAULT E POISSON
baciandogliele insieme
Ma sottintesa ...
ADRIANA
Perché?
QUINAULT E POISSON
La vostra festa ...
LA JOUVENOT E LA DANGEVILLE
baciando Adriana
... è la nostra ...
ADRIANA
stranita
Che! la mia festa?
MICHONNET
battendosi la testa
Oh, la mia testa!
LA DANGEVILLE
porgendo ad Adriana un serico sacchetto
Questi confetti ...
LA JOUVENOT
offrendo una scatola
Questi merletti ...
POISSON
presentandole un medaglione
Il mio ritratto ...
QUINAULT
cavando fuori un rotolo infettucciato
Un mio misfatto ...
MICHONNET
tra sé, borbottando
(Ciò nulla prova ... Gatta ci cova! ...)
ADRIANA
agli attori stringendo loro la mano
Grazie, fratelli! Son dei gioielli ...
indi sorridendo a Michonnet
E voi Maestro?
MICHONNET
traendo di tasca un astuccio
Io fui più destro ... Ecco il mio dono ...
I QUATTRO ARTISTI
curiosamente
Vediam ...
MICHONNET
scostandone le mani
Perdono!
ADRIANA
prendendo l'astuccio
I miei brillanti! ...
MICHONNET
ammiccando
Stelle filanti! ...
LA JOUVENOT
ad Adriana
La collanina della Regina?
ADRIANA
seccata
Appunto quella ...
I QUATTRO
ammirando loro malgrado
Oh, com'è bella!
ADRIANA
seria
Dite: come faceste?
MICHONNET
con comica modestia
Semplicissimamente ... Li riscattai dal Principe ...
ADRIANA
Voi? ... Ma con qual valsente?
MICHONNET
mendicando le parole
L'eredità, ricordi? ... di quel mio zio droghiere ...
ADRIANA
rasserenandosi
E il matrimonio?
MICHONNET
con un sorriso triste
In fumo! ... Non era il mio mestiere ...
ADRIANA
stringendogli commossa le mani
Nobile cor!
QUINAULT E POISSON
ad Adriana con intenzione
Di tutti i soci in nome dobbiam parlarvi ...
ADRIANA
con un sospiro di rassegnazione
Orsù!
I quattro artisti circondano Adriana
LA JOUVENOT
con tragica gravità
O Fedra!
LA DANGEVILLE
parimenti
O Chimene!
POISSON
O Rossana!
QUINAULT
O Mirra!
I QUATTRO
insieme
Dell'arte sovrana, tornate alle scene! ...
ADRIANA
decidendosi con entusiasmo
Sì, tornerò! ... Nel trionfal sorriso dell'Arte
io voglio inebriarmi ancor!
|I QUATTRO
insieme
Tutta Parigi n'esulterà ...
ADRIANA
distrattamente
Dunque, a teatro?
I QUATTRO
Grandi notizie!
ADRIANA
con maggior interesse
Della Duclos?
LA JOUVENOT
con sprezzo
Lasciava il Principe ...
QUINAULT
Una piccante canzon già circola ...
ADRIANA
E il titolo?
I QUATTRO
»La fedeltà«
cantando insieme
»Una volta c'era un Principe,
vecchio, avaro, ma galante,
che da filtri e segni magici
trar volea l'esca sonante
per regnar di Nice in cor;
oro falso a falso amor ...
Ma la bella, ingrata e perfida,
accogliea quel sotto Argante
mentre ascoso con perizia,
sotto l'ampio guardinfante,
stava il damo del suo cor:
a fals'oro falso amor ...«