SCENA IV
La cameriera e detti.
Tutti si abbandonano alla gaiezza. La cameriera rientra recando un vassoio sopra il quale è un cofano ricoperto di velluto cremisi, cui è legato con nastri un biglietto. Adriana si alza e va a prenderlo. Gli altri continuano a folleggiare, tranne Michonnet che segue lentamente Adriana.
ADRIANA
stupita
Un cofanetto?
agli amici
Scusate ...
MICHONNET
ai comici
Forse qualche altro omaggio ...
ADRIANA
in disparte
(E un biglietto ...)
aprendo e leggendo
(»Da parte di Maurizio« ...)
portandosi una mano al cuore
(Un messaggio di lui!)
sottovoce a Michonnet
Michonnet, liberatemi ...
MICHONNET
avvicinandosi agli attori
Sete voi non avreste?
QUINAULT E POISSON
insieme
Sempre!
MICHONNET
con garbatezza affettata indicando l'uscio
Se favorir volete ...
LA JOUVENOT E LA DANGEVILLE
ai due attori
Andiam.
ADRIANA
rivolgendo la testa
Andate pure, amici ...
MICHONNET
ai comici
Poi vi raggiungerà ...
La cameriera va a sollevare la portiera dell'uscio a sinistra. La Jouvenot, la Dangeville, Quinault e Poisson entrano nella sala da pranzo, seguiti dalla cameriera e accompagnati fino alla soglia da Michonnet, che tosto ritorna presso ad Adriana intenta ad aprire il cofanetto.
SCENA V
Michonnet e Adriana.
ADRIANA
forzando il cofanetto
(Vediam ...) Cielo!
Adriana aprendo il cofanetto sulla scrivania come colpita da un improvviso malore, ha vacillato, sorreggendosi alla spalliera d'una sedia.
MICHONNET
sbigottito
Che fu?
ADRIANA
riavendosi
Nulla. Schiudendo forte,
mi salse al viso un gelido soffio, quasi di morte ...
MICHONNET
Pazza! ... Ma che contiene questa scatola? ...
Adriana ne cava un mazzolino di viole appassite, lo riconosce e getta un grido soffocato.
ADRIANA
premendosi il cuore
Ah! I fiori offerti in un'ora d'oblìo ...
Li lascia cadere nel cofanetto.
Oh, crudeltà ... L'avesse negletto, calpestato ...
Ma rimandarlo! Aggiungere al disdegno
l'oltraggio! ... È troppo! è troppo! ... Soffoco ...
Si abbandona affranta sopra una seggiola, nascondendo il viso tra le mani. Michonnet, smarrito, non sa che fare per consolarla.
MICHONNET
con falsa sicurezza
Adriana, coraggio!
Non è lui ... ci scommetto ... È una femmina ...
ADRIANA
tra i singhiozzi
E sia!
Ma perché mai discendere a tanta scortesia? ...
Adriana ha ripreso dalla scatola il mazzetto, e lo rigira tra le mani, mirandolo con occhi gonfi di lagrime.
ADRIANA
Poveri fiori,
gemme de’ prati,
pur ieri nati,
oggi morenti,
quai giuramenti
d’infido cor!
L’ultimo bacio,
o il bacio primo,
ecco v’imprimo,
soave e forte,
bacio di morte,
bacio d’amor.
Tutto è finito!
Col vostro olezzo
muoia il disprezzo:
con voi d’un giorno
senza ritorno
cessi l’error!
Tutto è finito!
MICHONNET
T’inganni... Non é finito tutto...
Egli verrà
ADRIANA
Che dite?
MICHONNET
Forse a momenti...
E istrutto d’ogni cosa.
ADRIANA
Da chi?
MICHONNET
Da me... Gli scrissi.
ADRIANA
Voi?
MICHONNET
Ho fatto male?
in quella giunge dal giardino una voce
MAURIZIO
chiamando di dentro
Adriana!
MICHONNET
sorridendo ad Adriana
Non odi?
ADRIANA
palpitante di speranza
La sua voce!
dubitando ancora
Gran Dio! ... No, m'illudo! ...
MAURIZIO
di dentro, ma più vicino
Adriana!
ADRIANA
con un urlo di gioia
È lui!
|MICHONNET
È lui! Già sale ...
ADRIANA
fuori di sé
Io volo ...
Adriana corre verso l'uscio di destra, e lo spalanca; ma poi si arresta sulla soglia. Michonnet la segue cogli occhi malinconicamente, poi va a raggiungere i comici nella sala da pranzo a sinistra.
SCENA VI
Adriana e Maurizio.
Maurizio entra ansioso. Al primo vederlo Adriana gli corre incontro palpitante: poi si ravvede, e ristà.
ADRIANA
ebbra d'amore
Maurizio!
poi con forzata freddezza
Signore! ...
scostandosi
Che mai qui vi sprona?
MAURIZIO
supplicando
Perdona! ... perdona l'oblìo d'un istante ...
ADRIANA
allontanandosi ancora
Tal d'ogni incostante l'accento trasvola! ...
MAURIZIO
incalzando
Credetti una fola ... Confesso l'errore ...
ADRIANA
amaramente
Più nobile amore altrove vi chiama ...
MAURIZIO
Te sola il cor brama ... implora te sola ...
ADRIANA
È vana parola, che invano risuona! ...
MAURIZIO
appassionatamente
Perdona! ... perdona, tu mia salvatrice ...
ADRIANA
torcendo il viso
Partite! ... Felice vivete lontan ...
MAURIZIO
piegando un ginocchio
Io prego l'angelo mio ...
ADRIANA
con un ultimo dubbio
Ah, s'io potessi credervi ancora!
MAURIZIO
alzandosi
Cor di soldato menzogna ignora ...
ADRIANA
fissandolo negli occhi
Ma quella donna?
MAURIZIO
con forza
Io la disprezzo! ...
Delle sue frodi conosco il prezzo ...
ADRIANA
schermendosi ancora
Troppo tardaste!
MAURIZIO
seguendola
No, non fu invano ...
Se liberato m'ha la tua mano,
or questa mia t'offro di sposo ...
Maurizio stende in nobile atto la mano: Adriana rapita non crede ai propri sensi.
ADRIANA
premendosi il cuore
Cielo! ... Che dite?
MAURIZIO
Il glorioso mio nome accetti?
ADRIANA
quasi atterrita
Serbato a un trono egli è ...
MAURIZIO
dolcemente
Mi basta il tuo perdono ...
ADRIANA
con soave tristezza
No, la mia fronte, che pensier non muta,
regale insegna non sapria portar:
la mia corona è sol d'erbe intessuta,
ed è un palco il mio trono e un falso altar ...
MAURIZIO
con entusiasmo amoroso
No, più nobile sei delle regine,
tu signora dei sensi e dei pensier:
la mia gloria sen va tra le ruine,
mite al mondo e soave è il tuo poter ...
ADRIANA E MAURIZIO
strettamente allacciati
Il nostro amor sfida la sorte,
fuga la morte nel sogno d'or ...
Deh, vien sul cor ...
I due giovani sempre abbracciati rimangono un momento uniti e quasi sopraffatti dalla felicità. Maurizio la conduce lentamente verso la sedia a sdraio. Subitamente Adriana colpita come da vertigine impallidisce e vacilla
MAURIZIO
sgomento
Che? Tu tremi ... trascolori ...
ADRIANA
reggendosi a stento
È la gioia ... no ... quei fiori ...
MAURIZIO
Quali?
ADRIANA
dolorosamente
I fior che ti donai ... e rinviasti ...
MAURIZIO
meravigliato
Io? no, mai ... Vo' vederli ...
ADRIANA
con fievole voce
Erano là ...
Poi nel foco ... o crudeltà! ...
li gettai ... Nei dolci fior
mi parea morto il tuo amor ...
Adriana si porta le mani sul petto che le brucia dentro, e si torce sotto la stretta del dolore; mentre Maurizio corre a esaminare il cofanetto.
MAURIZIO
ritornando a lei, spaventato
Ma tu soffri amor mio?
ADRIANA
ricomponendosi
Non più ...
Dopo una pausa è quasi trasfigurata: il volto terreo, le pupille sbarrate, le mani contratte, tutte le membra agitate come da un'intima fiamma.
MAURIZIO
con ansia
Perché così mi fissi?
ADRIANA
guardandosi intorno smarrita
Ove, dunque, son io? ... Che dicevi? ...
Che dissi? ...
Fissando Maurizio senza riconoscerlo
E chi sei tu?
MAURIZIO
teneramente
Maurizio, lo sposo tuo diletto ...
ADRIANA
respingendolo ancora
Menzogna!
guardando e mostrando nel vuoto
Non lo vedi? ... È laggiù, nel palchetto ...
come se vedesse il teatro.
Quanta gente! Che ressa! ... Tutta la Corte è là ...
Io non vedo che lui ...
MAURIZIO
con angoscia
Adriana, pietà!
Maurizio, lasciando per un momento Adriana, corre
alla scrivania ed agita un campanello ivi deposto.
SCENA VII
La cameriera e detti.
La cameriera entra dalla camera da letto e guarda sbigottita.
MAURIZIO
affannosamente alla ragazza
La vostra signora soffre ... Orsù correte ...
presto! un farmaco ...
ADRIANA
con rabbia
È lei!
MAURIZIO
cingendole la vita
Adriana, amor mio!
ADRIANA
con un riso stridulo
Quale amore? ... Costei me lo ruba ...
Sorridono ...
gridando disperatamente
Maurizio mio ... Maurizio mio!
MAURIZIO
Tu sei fra le sue braccia ... Guardami bene ...
ravvisami, Adriana! Adriana!
ADRIANA
divincolandosi
Va via!
riconoscendolo, con un grido
Maurizio mio!
gli getta le braccia al collo, e cade in deliquio
MAURIZIO
gridando
Soccorso! soccorso!
Maurizio trae Adriana svenuta verso la sedia a sdraio, in quella rientra da sinistra Michonnet.
SCENA ULTIMA
Michonnet e detti.
MICHONNET
vedendo Adriana irrigidita fra le braccia di Maurizio
Dio!
MAURIZIO
Venite ...
MICHONNET
balbettando
Adriana?
MAURIZIO
Ella sviene ...
I due uomini procurano di far rinvenire la giovane donna.
MICHONNET
con gioia
Respira ...
MAURIZIO
Io tremo!
MICHONNET
con ansia
Confido ancor ... Ma come avvenne?
MAURIZIO
Fiutò dei fior ...
MICHONNET
battendosi la fronte
I fior? ... Qual dubbio!
MAURIZIO
Parla! ...
MICHONNET
abbassando la voce
Un velen ... Quella rival? ...
MAURIZIO
atterrito fra sé
(Fiero balen!)
curvandosi su Adriana
Ella muor!
piano
Vela gli occhi ... Adriana! Oh, amor!
MICHONNET
Figlia! Figlia!
MAURIZIO
ad Adriana, con ansia
Guarda, sorridi, deh parla!
ADRIANA
con un grido straziante, indovinando il suo stato
Salvatemi! salvatemi! ... Morir non voglio! ...
con gioia suprema
Ei m'ama! ... Ei m'ama! Ei m'ama!
E sua sposa oggi mi chiama ...
MAURIZIO
con passione
Ah! Io t'amo, io t'amo!
ADRIANA
Perché morire? ... Vivere ... del suo amor ...
MICHONNET
Dà tregua al tuo dolor!
ADRIANA
contorcendosi fra gli spasimi
No, qua dentro è la morte! ...
m'addenta un serpe il cor ... Ah! ... Ah!
s'alza subitamente in preda al delirio
Scostatevi, profani! ... Melpòmene son io!
tendendo le mani all'invisibile
Ecco la Luce,
che mi seduce,
che mi sublima,
ultima e prima
luce d'amor ...
Sciolta dal duolo
io volo, io volo
come una bianca
colomba stanca,
al suo chiaror ...
Con un rantolo lungo Adriana cade a un tratto fra le braccia di Maurizio e di Michonnet, abbandonando pesantemente la testa. Essi la riadagiano amorosamente, cercando di farla rinvenire. Silenzio angoscioso.
MICHONNET
chiamando con voce soffocata
Adriana!
MAURIZIO
più forte
Adriana!
Ella rimane irrigidita.
Maurizio reso demente dal dolore,
la scuote: Michonnet le mette una mano sul cuore.
MICHONNET
con un grido
Morta!
MAURIZIO
disperatamente
Morta! morta!
Si abbandona sul corpo di lei. Scende lentissimamente la tela.