ATTO SECONDO
Prima parte
L'interno dell' Osteria della Giarrettiera, come nell'atto primo.
(Falstaff sempre adagiato nel suo gran seggiolone al suo solito posto bevendo il suo Xeres. Bardolfo e Pistola accanto alla porta in fondo.)
BARDOLFO, PISTOLA
(battendosi il petto)
Siam pentiti e contriti.
FALSTAFF
(volgendosi appena)
L’uomo ritorna al vizio,
la gatta al lardo.
BARDOLFO, PISTOLA
E noi, torniamo al tuo servizio.
BARDOLFO
Padron, là c’è una donna ch’alla vostra
presenza chiede d’essere ammessa.
FALSTAFF
S’inoltri.
(Bardolfo esce e ritorna subito accompagnato da Quickly.)
QUICKLY
(inchinandosi profondamente)
Reverenza!
FALSTAFF
Buon giorno, buona donna.
QUICKLY
Reverenza!
(avvicinandosi con gran rispetto e cautela)
Se Vostra Grazia vuole, vorrei, segretamente,
dirle quattro parole.
FALSTAFF
T’accordo udienza.
(a Bardolfo e Pistola, rimasti nel fondo a spiare)
Escite.
(Escono facendo sberleffi.)
QUICKLY
(facendo un altro inchino ed avvicinandosi più di prima)
Reverenza!
(a bassa voce)
Madonna Alice Ford ...
FALSTAFF
Ah!...Ebben?
QUICKLY
Ahimè! Povera donna!
Siete un gran seduttore!
FALSTAFF
Lo so. Continua.
QUICKLY
Alice sta in grande agitazione
d’amor per voi; vi dice ch’ebbe
la vostra lettera, che vi ringrazia
e che suo marito esce sempre
dalle due alle tre.
FALSTAFF
Dalle due alle tre.
QUICKLY
Vostra Grazia a quell’ora
potrà liberamente salir
ove dimora la bella Alice.
Povera donna!
Le angoscie sue son crudeli!
Ha un marito geloso!
FALSTAFF
Dalle due alle tre. Le dirai
che impaziente aspetto quell’ora.
Al mio dover non mancherò.
QUICKLY
Ben detto.
Ma c’è un’altra ambasciata
per Vostra Grazia.
FALSTAFF
Parla.
QUICKLY
La bella Meg
(un angelo che innamora a guardarla)
anch’essa vi saluta molto amorosamente,
dice che suo marito è assai di rado assente.
Povera donna! Un giglio di candore e di fé!
Voi le stregate tutte.
FALSTAFF
Stregoneria non c’è,
ma un certo qual mio fascino personal.
Dimmi: l’altra sa di quest’altra?
QUICKLY
Oibò! La donna nasce scaltra.
Non temete.
FALSTAFF
(cercando nella sua borsa)
Or ti vo’ remunerar...
QUICKLY
Chi semina grazie, raccoglie amor.
FALSTAFF
(estraendo una moneta e porgendola a Quickly)
Prendi, Mercurio-femmina.
(congedandola col gesto)
Saluta le due dame.
QUICKLY
M’inchino.
(Esce.)
FALSTAFF
(solo)
Alice è mia.
Va, vecchio John, va, va per la tua via.
Questa tua vecchia carne ancora spreme
qualche dolcezza a te.
Tutte le donne ammutinate insieme
si dannano per me!
Buon corpo di Sir John, ch’io nutro e sazio,
va, ti ringrazio.
BARDOLFO
(entrando)
Padron, di là c’è un certo Mastro Fontana
che anela di conoscervi;
offre una damigiana di Cipro
per l’asciolvere di Vostra Signoria.
FALSTAFF
Il suo nome è Fontana?
BARDOLFO
Sì.
FALSTAFF
Bene accolta sia la fontana
che spande un simile liquore! Entri.
(Bardolfo esce.)
Va, vecchio John, per la tua via.
(Ford travestito entra, preceduto da Bardolfo che si ferma all’uscio e s’inchina al suo passaggio, e seguito da Pistola il quale tiene una damigiana che depone sul tavolo. Pistola e Bardolfo restano nel fondo. Ford tiene un sacchetto in mano.)
FORD
(avanzandosi dopo un grande inchino)
Signore, v’assista il cielo!
FALSTAFF
(ricambiando il saluto)
Assista voi pur, signore.
FORD
Io sono, davver, molto indiscreto,
e vi chiedo perdono,
se senza cerimonie qui vengo,
e sprovveduto di più lunghi preamboli.
FALSTAFF
Voi siete il benvenuto.
FORD
In me vedete un uom
ch’ha un’abbondanza grande
degli agi della vita;
un uom che spende e spande
come più gli talenta
pur di passar mattana.
Io mi chiamo Fontana!
FALSTAFF
Caro signor Fontana!
Voglio fare con voi più ampia conoscenza.
FORD
Caro Sir John,
desidero parlarvi in confidenza.
BARDOLFO
(sottovoce a Pistola)
Attento!
PISTOLA
Zitto!
BARDOLFO
Guarda! Scommetto!
Egli va dritto nel trabocchetto.
PISTOLA
Ford se lo intrappola.
BARDOLFO
Zitto!
PISTOLA
Zitto!
FALSTAFF
(a Bardolfo e Pistola)
Che fate là?
(Bardolfo e Pistola escono. A Ford:)
V’ascolto.
FORD
Sir John, m’infonde ardire
un ben noto proverbio popolar:
si suol dire che l’oro apre ogni porta,
che l’oro è un talismano,
che l’oro vince tutto.
FALSTAFF
L’oro è un buon capitano
che marcia avanti.
FORD
Ebbene. Ho un sacco di monete qua,
che mi pesa assai.
Sir John, se voi volete
aiutarmi a portarlo...
FALSTAFF
(prende il sacchetto e lo depone sul tavolo)
Con gran piacer.
Non so, davver,
per qual mio merito, Messere...
FORD
Ve lo dirò. C’è a Windsor una dama,
bella e leggiadra molto,
si chiama Alice;
è moglie d’un certo Ford.
FALSTAFF
V’ascolto.
FORD
Io l’amo e lei non m’ama:
le scrivo, non risponde;
la guardo, non mi guarda;
la cerco e si nasconde.
Per lei sprecai tesori,
gittai doni su doni,
escogitai, tremando,
il vol delle occasioni.
Ahimè! tutto fu vano!
Rimasi sulle scale,
negletto, a bocca asciutta,
cantando un madrigale.
FALSTAFF
L’amor, l’amor
che non ci dà mai tregue
finché la vita...
FORD, FALSTAFF
...strugge.
È come l’ombra...
...che chi fugge...
...l’insegue,
e chi l’insegue…
...fugge.
L’amor, l’amor!
FORD
E questo madrigale
l’ho appreso a prezzo d’or.
FALSTAFF
Quest’è il destin fatale
del misero amator.
FORD
L’amor, l’amor
che non ci dà mai tregue...
FALSTAFF
Essa non vi die’ mai luogo a lusinghe?
FORD
No.
FALSTAFF
Ma infin, perché vi aprite a me?
FORD
Ve lo dirò: Voi siete un gentiluomo
prode, arguto, facondo,
voi siete un uom di guerra,
voi siete un uom di mondo.
FALSTAFF
con gento d'umiltà
Oh!
FORD
Non v’adulo,
e quello è un sacco di monete:
Spendetele! Spendetele!
Sì, spendete e spandete
tutto il mio patrimonio!
Siate ricco e felice!
Ma, in contraccambio,
chiedo che conquistiate Alice!
FALSTAFF
Strana ingiunzion!
FORD
Mi spiego: quella crudel beltà
sempre è vissuta in grande fede di castità.
La sua virtù importuna
m’abbarbagliava gli occhi,
la bella inespugnabile dicea:
Guai se mi tocchi!
Ma se voi l’espugnate,
poi posso anch’io sperar;
da fallo nasce fallo
e allor...che ve ne par?
FALSTAFF
Prima di tutto, senza complimenti,
Messere, accetto il sacco.
Poi (fede di cavaliere; qua la mano!)
farò le vostre brame sazie.
Voi, la moglie di Ford possederete.
FORD
Grazie!
FALSTAFF
Io son già molto innanzi
(non c’è ragion ch’io taccia con voi);
fra una mezz’ora sarà nelle mie braccia.
FORD
Chi?...
FALSTAFF
Alice.
Essa mandò dianzi una...confidente
per dirmi che quel tanghero
di suo marito è assente
dalle due alle tre.
FORD
Dalle due alle tre.
Lo conoscete?
FALSTAFF
Il diavolo se lo porti all’inferno
con Menelao suo avolo!
Quel tanghero, quel tanghero! Vedrai!
Vedrai! Te lo cornifico netto!
Se mi frastorna gli sparo
una girandola di botte sulle corna!
Quel Messer Ford è un bue! Un bue!
Vedrai! Te lo corbello.
Vedrai! vedrai! vedrai!
Te lo cornifico netto, netto, netto!
Ma è tardi. Aspettami qua.
Vado a farmi bello.
(Esce, dopo aver pigliato il sacco di monete.)
FORD
(solo)
È sogno? o realtà?...
Due rami enormi crescon sulla mia testa.
È un sogno? Mastro Ford! Mastro Ford!
Dormi? Svegliati! Su! Ti desta!
Tua moglie sgarra e mette in mal’assetto
l’onor tuo, la tua casa ed il tuo letto!
L’ora è fissata, tramato l’inganno;
sei gabbato e truffato! E poi diranno
che un marito geloso è un insensato!
Già dietro a me nomi d’infame conio
fischian passando; mormora lo scherno.
O matrimonio: Inferno!
Donna: Demonio!
Nella lor moglie abbian fede i babbei!
Affiderei la mia birra a un tedesco,
tutto il mio desco a un olandese lurco,
la mia bottiglia d’acquavite a un turco,
non mia moglie a sé stessa.
O laida sorte!
Quella brutta parola in cor mi torna:
Le corna!
Bue! Capron! le fusa torte!
Ah! le corna! le corna!
Ma non mi sfuggirai! no!
sozzo, reo, dannato epicureo!
Prima li accoppio e poi li colgo...
Io scoppio!
Vendicherò l’affronto!
Laudata sempre sia
nel fondo del mio cor la gelosia.
(Falstaff rientra; ha un farsetto nuovo, cappello e bastone.)
FALSTAFF
Eccomi qua. Son pronto.
M’accompagnate un tratto?
FORD
Vi metto sulla via.
(Si avviano: giunti presso alla soglia fanno dei gesti complimentosi per cedere la precedenza del passo.)
FALSTAFF
Prima voi.
FORD
Prima voi.
FALSTAFF
No. No. Sono in casa mia.
ritirandosi un poco
Passate.
FORD
Prego...
FALSTAFF
È tardi. L’appuntamento preme.
FORD
Non fate complimenti.
FALSTAFF
Passate!
FORD
Prego!
FALSTAFF
Passate!
FORD
Prego!
FALSTAFF, poi con FORD
Ebben...Passiamo insieme!
(Falstaff prende il braccio di Ford sotto il suo ed escono a braccetto.)