ATTO SECONDO
(Cortile nella fattoria di Mésanges. A destra la fattoria, larga tettoia sporgente; una scala esterna con ringhiera di legno conduce all primo piano. Accanto alla scala, un pozzo coll'abbeveratoio pel bestiame.
In fondo un piccolo muro taglia la scena da destra a sinistra. Nel centro del muro è un vano, con un cancello di legno. Tra il pozzo e il cancello, dietro al muro, un ciliegio che stende i suoi rami sul cortile. Nel cortile, aiuole e vasi con fiori. Qua e là, appoggiati al muro, aratri, rastrelli, falci. Sotto la tettoia, ceste e paglia. È l'alba)
SUZEL
(accorrendo)
Ah! le belle ciliege! stamattina,
appena il signor Fritz sarà disceso,
vo' che le assaggi... sono già mature.
CORO
(da lontano)
Chi l'amor suo non seppe conservar,
perde il tempo a sperar.
L'amore che lontano se ne va,
mai più non tornerà.
SUZEL
I contadini sono andati all'opre.
Era tempo: oggi debbono tagliare
l'orzo maturo nella prateria.
CORO
L'amore che lontano se ne va,
mai più non tornerà.
SUZEL
Il padrone tra poco sarà desto.
Voglio per lui comporre un mazzolino.
(cogliendo fiori)
Bel cavaliere, che vai per la foresta...
- Che volete da me, cara figliuola?
Bel cavaliere, dalla faccia mesta...
- Cogliete fiori, allegra boscagliulo?
Bel cavaliere, ti darò una rosa...
- Grazie, piccina, rose non ne vo'!
Bel cavaliere, sarà per la tua sposa...
Piccina, grazie! la sposa non l'ho!
(Fritz si mostra in cima alla scala, ascoltando.)
FRITZ
Suzel, buon di! d'un gaio rosignuolo
La voce mi svegliò!
SUZEL
Che dite mai?
FRITZ
Mi piace come canti.
SUZEL
Oh, signor Fritz...
Canto così come mi vien dal core.
FRITZ
(scende dalla scala)
Quei fiori son per me?
SUZEL
Per voi li ho colti...
Ed oltre i fiori
Ho pronta una sorpresa.
FRITZ
Una primizia certo...
SUZEL
Le ciliege.
FRITZ
Ciliege! e son di già mature!
SUZEL
Han della porpora vivo il colore,
son dolci e tenere...
FRITZ
(da sé, guardandola dolcemente)
Di primavera somiglia a un fiore
fragrante e roseo...
SUZEL
Son pronta a cogliere un mazzolino.
Debbo gettarvele?
FRITZ
Gettale subito, bell'augellino.
Le saprò prendere.
(Suzel esce dalla porta dell'orto, appare in cima alla scala, dall'altra parte del muro, coglie le ciliege e le getta a Fritz.)
Fresche scintillano, di brina ancora
son tutte roride...
Ma è da quell'albero che sull'aurora
pispiglia il passero?
SUZEL
Sì, da quell'albero...
FRITZ
Ciò ch'egli dice non sai comprendere?
SUZEL
Io lo so intendere... ch'egli è felice,
nel canto mormora:
sui rami floridi ha i suoi piccini...
lieti l'aspettano;
agili scherzano dei biancospini
tra i fiori candidi.
FRITZ
Come ne interpreti bene il linguaggio!
SUZEL
Sembra che parlino.
Sembra salutino coi fior
il raggio dell'aurora.
FRITZ
(da sé, scostato)
Tutto tace,
eppur tutto al cor mi parla.
Questa pace,
fuor di qui dove trovarla?
Tu sei bella,
o stagion primaverile!
Rinnovella
fiori e amor il dolce aprile!
(Suzel rientra dalla porta dell'orto, il grembiuli pieno di ciliege.)
SUZEL
Quale incanto
nel risveglio d'ogni fiore!
Riso o pianto,
tutto è palpito d'amore!
Tutto il prato
d'un tappeto s'è smaltato...
Al Signore
s'alza l'inno da ogni core!
(Si ode il rumore d'un barroccino che arriva)
FRITZ
Oh! chi è che giunge? O Suzel, guarda!
odo i sonagli...
SUZEL
(guardando a sinistra)
È un biroccino...
I vostri amici! Beppe e il Rabbino...
FRITZ
E Federico! Visto il bel ciel,
vengono qui.
SUZEL
Scesi son già.
FRITZ
Incontro andiam!
(Escono. Dopo poco rientrano, accompagnati da David, Beppe, Hanezò e Federico.)
SUZEL
Bene arrivati!
FRITZ
Il sol vi attrasse?
BEPPE
Tu ci hai scordati!
Ti ripeschiamo!
DAVID
(guardando Fritz meravigliato)
Sei fresco e bello.
FRITZ
Si, sto benone... Merito a lei.
(addita Suzel)
DAVID
Brava davver!
(Suzel entra nella fattoria.)
FRITZ
Nelle mie terre facciamo un giro?
BEPPE, FEDERICO, HANEZÒ
Si! Si!
FRITZ
(a David)
Dei nostri tu pur non sei?
DAVID
Io no; darei disturbo e noia;
mi sento stanco...
FRITZ
Andiamo noi!
DAVID
Vi attenderò .
FRITZ
Salute a David...
Andiam, andiam!
DAVID
Sin che torniate, riposerà.
(Tutti escono meno David. David siede, cava la tabacchiera e annusa.)
Vediamo un po'! L'amico
in volto e colorito e d'umor gaio...
Non ci fa saper nulla...
E sorridendo elogia la fanciulla...
Ch'egli sia già rimasto al paretaio?
Quando Suzel vedrò , tutto conoscerò .
(Entra Suzel con una brocca dirigendosi al pozzo.)
SUZEL
Ah, siete ancora qui?
DAVID
Sì, mi riposo.
SUZEL
Io l'acqua attingerò .
DAVID
Dammene un sorso.
SUZEL
Vo' a prendere un bicchiere.
DAVID
Oh, non importa...
La brocca basterà.
SUZEL
Come volete...
DAVID
(da sé)
La ragazza è carina...
SUZEL
(gli porge da bere)
A voi! prendete!
DAVID
(dopo aver bevuto)
É purissima e fresca...
SUZEL
Eccone ancora!
DAVID
Per ora no... Fammi riprender fiato...
Ragazza, tu non sai ciò che pensavo?
SUZEL
In verità, signor...
DAVID
Presso la fonte,
porgendomi da ber, tu mi sembravi
Rebecca; e mi credetti Eleazaro.
SUZEL
Vi ridete di me?
DAVID
Non rido, no.
SUZEL
Ma che volete dir?
DAVID
Non sai la Bibbia?
SUZEL
Sì, la leggo ogni sera al padre mio.
DAVID
Ridimmi un po' la storia di Rebecca.
SUZEL
(impacciata)
Signor mio, non potrò...
DAVID
Che ti vergogni?
SUZEL
Ho soggezione...
DAVID
Via, fatti coraggio!
SUZEL
(dopo un po' d'esitazione)
"Faceasi vecchio Abramo, ed il Signore
lo aveva benedetto. Ei disse un giorno
al suo più vecchio servo: Parti, va
nella natal mia terra, ed una sposa
scegli ad Isacco mio."
DAVID
"Che tra le figlie di Canahan,
donna per lui non v'ha."
SUZEL
"Ed in Mesopotamia il vecchio servo
fedele se n'andrò; ma giunto ai pozzi,
nei pressi di Nachor..."
DAVID
Proprio cosi!
SUZEL
"Signor - ei disse- fa che la donzella
a cui prima dirò: Porgimi l'anfora,
e che dirammi: Bevi!
sia la sposa d'Isacco."
DAVID
Brava!
SUZEL
"E tempo non passò
che comparve Rebecca..."
DAVID ,
"Amata figlia di Béthuel,
figlio a Nachor, bellissima!"
SUZEL
"E il vecchio servo disse: Oh! fa ch'io beva
un sorso di quell'acqua, per favore!
Ed essa a lui: ne bevi, o mio signore.
E l'anfora piegò verso quel vecchio."
DAVID
"E sposa fu Rebecca..... Ed ora Suzel,
se a te dicessi, che porgesti l'acqua:
"Sono un messo del cielo; il mio Signore
che ha dovizia di case e campi e armenti
non attende che te", che mi diresti?
SUZEL
Che dir potrei?... Non so...
Giammai pensier...
DAVID
(fissandola negli occhi)
Giammai, davver?...
E se, come Eleazaro,
ti dicessi: "Chi viene a noi dal campi?"
Risponderesti tu come Rebecca,
nascondendoti il viso?
FRITZ
(da fuori)
O Beppe, qua!
SUZEL
(nascondendosi il viso)
Ahimè! Mio Dio!
(fugge nella fattoria.)
DAVID
(con un sorriso di soddisfazione)
La sposa sua sarà!
FRITZ
(entrando)
Come va?
DAVID
Meglio assai... son riposato...
Ma la campagna a te non viene a noia?
FRITZ
No; qui Suzel con garbo m'intrattiene...
DAVID
Suzel... difatti, ha qui con me parlato.
Mi piace...
troverà presto marito.
FRITZ
Marito a lei! Ti pare?...
É una bambina!
DAVID
Ho il giovinotto che ci vuol per lei...
FRITZ
(scaldandosi)
Essa rifiuterà...
DAVID
Non ci pensare!
FRITZ
Dell'antica mania non sei guarito?
DAVID
E mai ne guarirò.
Parlo a suo padre
E le nozze, vedrai, si faran presto.
FRITZ
(scattando)
Oh! no, non si faran perché non voglio!
Ah, finalmente tu mi vieni a noia.
Lasciami in pace!
DAVID
A un vecchio amico parli
in questo modo? Ma non mi spaventi
colle tue grida: non mi far paura!
(fa l'atto di andarsene.)
FRITZ
David! David!
DAVID
(ritornando)
Che c'è?
FRITZ
Vattene al diavolo!
(David esce. Fritz è rimasto solo.)
Quale strano turbamento
improvviso or m'assale!
Da qual nuovo sentimento
agitato io sento il cor?
E l'amor da me deriso
che si vendica e m'investe...
Dovran ridere sul viso
alla vittima d'amor?
No... son salvo...
Il Rabbin m'aperse gli occhi!
Vo' fuggir... Suzel qua non mi trattiene.
(rientrano Hanezò e Federico.)
FEDERICO
Fritz, noi partiamo. Addio!
FRITZ
Con voi ritorno anch'io.
HANEZÒ
Come? Vieni in città?
FRITZ
Si. Voglio tornar via.
FEDERICO
Così presto! Perché?
FRITZ
Mi ha tediato la campagna.
HANEZÒ
Ma il Rabbino dov'è?
FRITZ
Resta alla fattoria.
FEDERICO
Ma qui si perde tempo...
FRITZ
(da sé)
Oh! Povera mia Suzel!
(Beppe accorre.)
BEPPE
Il barroccino si muove già!
FEDERICO
Che più s'aspetta?
FRITZ
Lesti, in città.
(escono tutti. Suzel e David entrano mentre si sente il rumore del barroccino che si allontan.)
DAVID
Son i sonagli del barroccino...
E Fritz, dov'è? Oh, sta a vedere
che ha preso il volo!...
SUZEL
Signor Rabbino!
DAVID
(additando il barroccino)
Non vedi... là...
SUZEL
É lui!
DAVID
(fra sé)
Oh, il vile!
Il disertor!
SUZEL
Ahimè, parti! Ahimè!
DAVID
Piangi? Perché? Perché?
SUZEL
(confusa)
Non so...
DAVID
Via, fatti cor!
SUZEL
Ahimè! partito egli è!
DAVID
(da sé)
Son lagrime d'amor!
DONNE
(interno)
L'amore che lontano se ne va
mai più ritornerà!
SUZEL
(disperata)
Mai più... non tornerà! Ahimè!