ATTO TERZO
Scena I
Torre dove è rinchiuso Clito sotto la guardia di Cleone.
Aria
Clito
Sfortunato è il mio valore,
E per chè? Per troppo onore
e per troppa fedeltà.
Recitativo
Clito
L’adulator s’appressa.
Cleone
E in qual maniera pensi o Clito
appagar l’alma sdegnata dell’offeso sovrano?
E non vorrai umiliarti a chi s’umilia il mondo?
Fido io ti credo sì; ma troppo audace
fosti contro il tuo Re.
Clito
Non ti rispondo.
Scena II
Leonato con armati e detti
Recitativo
Leonato
Renditi o muori.
Cleone
E quale ardir?
Leonato
Combatti
Clito
Amico fido
Cleone
E contro a tanti?
Leonato
S’apra. quella prigione infame, e fuor si tragga
l’amico fedele.
Cleone
Ed Alessandro?
Leonato
Ed Alessandro impari
a imprigionar chi di tal sorte è degno.
Entraci tu che sei
di libertade, anzi di vita indegno.
(Clito esce dalla torre, e Cleone v’è rinchiuso dai seguaci di Leonato)
Leonato
T’abbraccio in libertà; ben riconosci
I Macedoni duci: eccoli pronti
teco a sottrarsi al fin dal giogo vile
di furiosa tirannia.
Clito
Sì, voglio in campo aperto vendicar l’offesa
o riformar tanto sfrenato orgoglio
Di viltade incapaci
i Macedoni son: con voi sottrarmi
vuò da giogo sì vile
Coro
All’armi, All’Armi
(partono)
Cleone
Tradito e prigioniero
non ho chi mi soccorra. Ove fuggiste
timidi miei seguaci.
(I soldati di Cleone ritornano)
Abbattete le porte
dell’Infausta prigione.
(I soldati abbattono)
Alessandro irritato
nel punire i ribelli infamie rei,
co’ suoi vendicherà gli oltraggi miei.
Aria
Cleone
Sarò qual vento
Che nell’incendio spira
e l’Ira infiammerò;
E così spento
ogni nemico orgoglio
tutto il favor del soglio
Io sol godrò.
Scena III
Giardino
Lisaura e Rossane
Recitativo
Lisaura
La resa libertà, dunque o Rossane,
a lasciarne t’alletta?
E chi t’adora abbandonar potrai?
Rossane
Lasciam Lisaura vega
le gelosie l’insidie e gli artifici.
Amiam del pari il vincitor del mondo.
sia d’Alessandro il core
conquista di chi avrà di noi più sorte
in costanza amorosa e in vero amore.
Lisaura
In generoso vanto
vincermi tenti in vano.
Sì l’eroe vittorioso amiam del pari.
sia più felice uno de’ nostri affetti,
ma sian ambo egualmente illustri e rari.
Aria
Lisaura
Sì m’è caroimitar quel bel fiore
che del sol si rivolge al fulgore,
e s’appaga in mirar la sua beltà.
Pur diversa da fiore sì bello,
vuò seguir chi mi strugge; ma quello
siegue solo chi vita gli dà.
Recitativo
Rossane
Sento un’intensa inusitata gioja.
tutta occuparmi l’alma,
e tranquillar la mente.
Par che mi dica amore,
spera, lieta sarai. Nume possente
l’armi della bellezza
a conquistar vince il mondo, aita.
Rendimi a pieno avventurosa, e in tanto
l’alte fortune mie faran vanto.
Aria
Rossane
Brilla nell’alma
un non inteso ancor dolce contento
e d’alta gioia il cor, soave inonda.
Sì nella calma
azzurro brilla il mar se splende il sole,
e i rai fan tremolar tranquilla l’onda.
Scena IV
Lisaura e poi Alessandro.
Recitativo
Lisaura
Qual tormento crudel soffrir non fanno
ambo assalendo un core
ambizione ed amore!
ma il peggior de’ mali è l’incertezza.
Sciolgasi omai da tanti dubbi l’alma.
L’ingrato viene a me.
Alessandro
Lisaura bella…
Lisaura
Perché bella mi chiami
cridel, se bella a gli occhi tuoi non sono?
Dissimular non deve anima illustre.
Svela il tuo cor, come ti svalo il mio.
Prima di mirarti io già t’amai per fama,
ed aver parte di tua gloria, io venni
con mie squadre a seguirti in alte Imprese.
Nel tuo valor più l’amor mio s’accese.
Di corrisposto affetto
In te mi lusingai; toglimi al fine
d’affannosa incertezza.
Alessandro
Amar Lisaura
Senza far torto ad un fedele amico
non poteva Alessandro.
Al re degli Indi
che sempre t’adoro, che per me sempre
espose e vita e regno.
come toglier potrei
il caro oggetto d’un amor sì degno?
Ammiratore ed amico
ti fui sempre e sarò. Chiedi i miei regni,
e saran tuoi.
Lisaura
Svelato il cor ti vedo.
Ma d’alma generosa io non ti cedo.
Aria
Lisaura
L’Amor, che per te sento,
brama te sol contento:
a costo di mia pena,
godi, e m’appagherò.
Sarà più fortunata
l’amante riamata,
ma più fedele, no.
(parte)
Recitativo
Alessandro
Sì generoso affetto
degno è d’amor, ma regna sol Rossane
nel mio sincero Innamorato petto.
Scena V
Tassile e detto, poi Rossane
18–Recitativo
Tassile
E qual fisso pensier sospende o Sire
l’ecclesa mente?
Alessandro
Di Lisaura,
Tassile
Oh Dei!
Alessandro
Non temer: di Lisaura il nobile core
emula e vince il mio: ma tutto a forza
tutto cede a Rossane. Amico, spera
d’esser meco felice.
Tassile
Arridi o sorte.
Rossane
A che badi Alessandro?
s’adunan d’ogni parte i congiurati.
Clito e Leonato alla loro testa han tutti
sollevati i Macedoni.
Alessandro
E Cleone?
Rossane
Leonato il forzò restar prigione
di Clito in vece.
Alessandro
Vengano i felloni:
qui ad affrontarli solo
Alessandro rimane.
Rossane
Parti, e pensa al tuo scampo,
Conservati Signor, s’ami Rossane.
Tassile
Fra l’Indiane mie squadre guerriere
vieni o Sire: morremo in tua difesa.
Vado, in battaglia a squadronar le schiere.
(parte)
Alessandro
Bella Rossane, addio.
Vado, e al solo apparir, render confido
tranquillitate all’armi, e in un baleno
poi renderla al mio cor nel tuo bel seno.
Aria
Alessandro
Pupille amate
voi m’insegnate
a Trionfar
Pupille belle
se voi mi siete
due fide stelle
In van procelle
minaccia il mar.
Recitativo
Rossane
Numi eterni, ah, potrete a un tradimento
d’eroe sì grande abbandonar la vita?
Proteggete, assistete
la virtude, il coraggio.
Deh, la face estinguete
d’una civile furibonda guerra.
La virtù preteggete eterni Numi
vostra più viva somiglianza in terra.
Aria
Rossane
Tempesta e calma
sento nell’alma:
impazienti
tutt’i momenti
le danno timore,
la fanno sperar.
Qual sia l’evento
del caro oggetto,
ogni momento
dubbiosa aspetto.
Che fiero dolore
è mai l’aspettar.
Scena VI
Cleone, Leonato, e Coro di Soldati,
poi Alessandro, e Tassile.
Coro
D’uom fiero nel soglio
si domi l’Orgoglio
s’abbatta il furor.
Recitativo
Alessandro
Chi oserà traditore assalire Alessandro?
Leonato
(Terror m’ingombra il petto)
Clito
(M’affideran sorpresa, orror, rispetto)
Tassile
A sì nobil silenzio
più che al valor, ravviso
i Macedoni tuoi: Scoperti, o Sire
e da catene avvinti
son gli Ossidracirei che congiuraro
farti perir sul trono.
Clito
Or che del tradimento
tutto svanito è l’offensor sospetto,
gettate l’armi a terra,
Nostra fede e valo, grande Alessandro
imploran tua clemenza; e per te sono
pronti a vittoria o a morte.
Alessandro
Io vi perdono.
Aria
Alessandro
Prove sono di grandezza
perdonar l’alme soggette,
le superbe debellar.
Fa del trono su l’altezza
scintillar l’alme perfette
la clemenza nel regnar.
Scena Ultima
Tempio di Giove
Rossane, Lisaura, e poi Tassile;
ed infine Alessandro e Tutti.
Arioso
Rossane e Lisaura A due
Spegni o supremo regnator de’ Numi
dell’orrida civil guerra la face;
e a chi vittorie dai, rendi la Pace.
Recitativo
Tassile
Al primo sguardo, al primo detto, immobile
tacque discordia e sommissione ottenne
il perdono generoso.
Arioso
Lisaura e Rossane A due
O sommo Giove,
mostrano il giusto e il prode
che prospera virtude è tua gran lode.
Recitativo
Alessandro
Si festeggi il bel giorno
di mia tranquillità.
Lisaura illustre
da te sol vinto in generosa gara
qui mi paleso, e d’amicizia in segno
t’offro l’alma, e ti do la mano in pegno.
Vaga Rossane dalle tue bellezze
conquiso al fin mi rendo.
E in nodo indissolubile d'amore
ti do la destra, e con la destra il core.
Rossane
Oh mia felicità! Mio sol conforto!
Tassile
Generosa Lisaura, a mia costanza
diasi alfin la mercede!
Lisaura
Speri un costante affetto, amore, e fede!
Soli e coro finale
Alessandro
In generoso onor
bella ti cede il cor:
ma in gara d’amistà
no non ti cederà
l’alma costante.
Lisaura
Amar m’è forza ognor
il nobil tuo valor,
e sempre in me sarà
la bella fedeltà
del primo istante.
Alessandro
Cara, la tua beltà
in me sol regnerà:
la calma del mio cor
han posta il fato e amor
nel tuo sembiante.
Rossane
Se v’è bellezza in me,
son bella solo a te:
oggetto del desio
bramo te sol, ben mio,
fedele amante.
Alessandro
Amico arrida il Ciel al nostro amor fedel
Rossane
Amico arrida il Ciel al nostro amor fedel.
Lisaura
All’amistà fedel.
e questo ognor sarà
d’amor e fedeltà
giorno festante.
Coro
E questo ognor sarà
d’amore e fedeltà
giorno festante.
Fine dell’Opera