ATTO I


(Pietroburgo d'inverno, in casa del Conte Vladimiro Andrejevich, Capitano della Guardia. Salotto ottagonale elegantissimo nello stile del tardo Ottocento. Desire, il cameriere del Conte, e Nicola seduti al tavolino, giocano a domino. Sergio e due altri staffieri in livrea seguono in piedi la partita. Dimitri, sprofondato nel seggiolone, dorme profondamente)

DESIRE
(giuocando)
Quattro!

NICOLA
Sei!

DESIRE
Doppio zero!

NICOLA
Vittoria!

DESIRE
(alzandosi)
N'ho abbastanza!

(a Sergio)

Da bere!

SERGIO
(indicando la pendola)
Non è tardi?

DESIRE
(versando parecchi bicchieri di vino)
Nessun timor!
Il Conte rincaserà col sole.
É l'ultima sua notte di libertà.
Domani prende moglie...

SERGIO, NICOLA
(stupiti)
Di già!

DESIRE
(con intenzione)
La Principessa Fedora Romazoff,
quella vedova... ha fretta.

SERGIO, NICOLA
Ricca?

DESIRE
Passabilmente... quattordici milioni!

SERGIO, NICOLA
(togliendosi il berretto)
Salute!

DESIRE
Era tempo!
II Conte é un capo scarico!
Le donnine...

SERGIO
Le carte...

NICOLA
Le bottiglie...

DESIRE
I cavalli...

DESIRE, SERGIO, NICOLA
Gli ebrei...

DESIRE
Si stava freschi!

SERGIO, NICOLA
Si stava freschi!

DESIRE, SERGIO, NICOLA
Ed or siam salvi!

(alzando i bicchieri)

DESIRE
Al padrone!

SERGIO
Alta sposa!

NICOLA
Alta dote!

DESIRE, SERGIO, NICOLA
A noi!

(Un campanello elettrico suona rumorosamente nell'ingresso.)

DESIRE
(ascoltando)
Silenzio!

SERGIO, NICOLA
È il Capitano!

DESIRE
No!

SERGIO
(corre a spiare; ricomparendo; vivamente)
La Principessa!

DESIRE
(scuotendo Dimitri)
Su! Svegliati, poltrone!

(Gli uomini corrono di qua e di là, cercando freneticamente di mettere riparo al disordine che hanno creato durante le parecchie ore di baldoria. Sergio e Nicola poi scappano dalla stanza, lasciando Desire ad accogliere la principessa, arrivata d'improvviso. Con un'aria regale che nasconde a malapena l'emozione, entra Fedora seguita da Dimitri, ancora un po' assonnato. La principessa è una visione di bellezza imperiale, avvolta in una pelliccia che mette in splendido a salto i gioielli scintillanti della toilette de sera. Desire la saluta con un profondo inchino.)

FEDORA
Assente è il Capitan?

DESIRE
(ossequioso)
Non tornò!

FEDORA
(turbata)
Lungamente l'attesi...

DESIRE
(a Dimitri)
Corri al Circolo!

DIMITRI
(inchinandosi, esce di corsa dal fondo)
Corro, Eccellenza...

FEDORA
(un po imbarazzata)
Rigida `è assai la sera.

(Desire attizza il fuoco. Fedora guarda intorno curiosa; tra sé)

Quanti fior!
Quanti ninnoli deliziosi!
È questo il suo salotto..
E quella?

DESIRE
La camera da letto.

FEDORA
(sopra una mensola è una fotografia in un astuccio: la prende e la bacia)
Ed ecco il suo ritratto...
O grandi occhi lucenti di fede!
O vasta fronte di me pensosa!
O schiette labbra!
O riso ammaliator!
L'effluvio qui respiro
Dei dolci suoi pensieri:
Ascolto qui gli appelli
Del labbro suo fedel.
E già un'ignota ebbrezza
Mi turba... Ah!
Sento che qui
Comincia un'altra vita in me.

DIMITRI
(trafelato, ma gaio)
Signora, è qui la slitta del padron!

FEDORA
(con un grido di gioia)
Finalmente!

(gli getta un portamonete)

(Gretch, un ufficiale di Polizia, entra bruscamente. De Siriex, il diplomatico, lo segue con
due portatori che trasportano Vladimiro ferito.)

GRETCH
(a Desire stupefatto)
La camera del conte!

DESIRE
(additandola senza capire)
La!

(esce vivamente insieme al due poliziotti)

FEDORA
(la quale stava guardando dalla parte opposta alla porta. Si volta, vede ciò che è successo e lancia un grido di terrore)
Vladimiro!

GRETCH
Ferito!

FEDORA
Ah! Vladimiro!

(corre nella camera da letto, di cui richiude l'uscio. Ivan un agente di polizia, viene a deporre sulla scrivania una rivoltella e un portafoglio. De Siriex osserva da un angolo.)

GRETCH
(a mezza voce, a Desire, che rientra dal fondo, additando Fedora)
Quella donna chi è?

DESIRE
(desolato)
Fedora Romazoff!

GRETCH
(sorpresa)
La Principessa?

DESIRE
Si!

(Loreck, un chirurgo, entra frettolosamente con un assistente.)

GRETCH
(a Loreck)
Dottore!

LORECK
Una disgrazia?

GRETCH
Un assassinio...

LORECK
(esterrefatto)
Il Conte?

GRETCH
Il Conte!

(L'assistente prende dalle mani d'Ivan la busto chirurgica e un'ampolla.)

LORECK
Dov'è?

GRETCH
(Indicando la camera da letto)
La...

FEDORA
(comparisce per la portiera)
Un medico, in nome di Dio!

LORECK
(prendendo la busto portatagli dall'assistente)
Eccomi!

(Mentre Fedora, Loreck e il suo assistente entrano nella camera da letto, Gretch si avverte di De Siriex, il quale é stato appoggiato al camino a guardare gli sviluppi. Con garbo, ma senza mai dimenticare il proprio dovere di poliziotto, Gretch si rivolge al diplomatico in tono pacato.)

GRETCH
Il signore?

DE SIRIEX
(anche a mezza voce)
Giovanni de Siriex.. .

(Gretch comincia a scrivere sul taccuino, e Fedora compare nella porta della camera da letto, gridando ordini.)

FEDORA
Acqua! Presto!

DE SIRIEX
... addetto all'Ambasciata di Francia...

GRETCH
(scrivendo, dopo un inchino)
La ringrazio.

(Desire e Ivan passano vello spogliatoio il cui uscio rimane aperto. si vedono prendere una brocca, un catino, delle spugne, dei pannolini, porgendoli a Fedora attraverso la porta di comunicazione.)

LORECK
(rientra: corre alla scrivania e si mette a scrivere in fretta senza sedere)
Dal farmacista...
E subito un prete...

(Dando un foglio all agente che s'inchina e parte per il fondo, Loreck s'avvia di nuovo alla camera di Vladimiro, e s'incontra in Fedora che a lui ritorna ansiosa.)

FEDORA
(febbrilmente)
Ebbene?

LORECK
(tentando di sfuggirle)
Grave.

FEDORA
(trattenendolo con ansia)
lo que vi prego,
come si prega Iddio

(supplichevole)

salvate l'amor mio,
salvate la sua vital

(Entra dal fondo il dottor Müller. Loreck, felice di liberasse per un momento dalla principesca isterica, saluta calorosamente il collega.)

LORECK
Caro dottor, venite!

(Mentre entrano nella camera da letto, Fedora afferra la mano di Loreck.)

FEDORA
Lasciate che vi segua...

(seguirendoli)

LORECK
(chiudendole lentamente la porta in faccia)
Al contrario, eccellenza!

FEDORA
(con esaltazione)
Sono forte...
ho coraggio...

(con voce di piango)

Non piango più... Vedete...

LORECK
Vi chiamerem tra breve...

(Riesce a chiudere la porta. Fedora lo segue collo sguardo atterrita, poi si lascia cadere sul seggiolone, e piange silenziosamente.)

GRETCH
(a Desire, che entra dal gabinetto,
accennando a Fedora)
Permette Sua Eccellenza una domanda sola?

DESIRE
(accostandosi a Fedora, timidamente)
Eccellenza!
il signore, ch'è della Polizia...

FEDORA
(interrompendo Desire e guardando Gretch fisso negli occhi)
L'assassino dov'è?

GRETCH
(momentaneamente imbarazzato dalla sua franchezza)
Non cadde ancora in nostra mano!

(accostandosi a Fedora)

Il Conte non proferiva un nome?

FEDORA
(scuotendo negativamente il capo)
Neppure il nome mio!

GRETCH
Avea qualche nemico?

FEDORA
(con stupore doloroso)
Lui!
Giusto cielo! E chi?

GRETCH
(s'avvia)
Vo' interrogare
i servi nell'altra stanza...

FEDORA
(vivamente)
No! Restate qui.

GRETCH
(rispettosamente cedendo, Gretch fa censo ad Ivan di accomodarsi alta scrivania. A Ivan, sottovoce)
Scrivete.

(Ivan siede alla scrivania e vi stende su le sue carte. Fedora leva da intorno al collo una grosso croce bizantina ingioiellata, e la pone con cerimonia sulla scrivania. Gretch fa segno a Desire e a Dimitri di avvicinarsi. Gli altri servi si aggruppano nel fondo sulla soglia dell'anticamera.)

GRETCH
(a Desire)
A qual'ora il padron lasciò la trattoria?

DESIRE
(a Dimitri)
Dimitri, tocca a te...

DIMITRI
(con timidezza, dopo aver toccato la croce ed essersi l'atto il segno della croce, come se stesse per fare un giuramento in tribunale)
Signore, alle otto e mezzo
m'ero recato a prendere
gli ordin del padrone.
"Torna a casa, piccino
"mi disse egli salendo
in slitta, "nulla io vo'..."

GRETCH
(a Desire)
Il cocchiere è costà?

DESIRE
Si, signore...

(chiamando verso l'anticamera)

Cirillo!

DIMITRI
(risalendo)
Cirillo!

SERVI
(a mezza voce, voltandosi)
Cirillo!

(Cirillo, vestito alta foggia dei cocchieri russi di grandi case, s'avanza lentamente dal fondo e si pianta dinanzi la scrivania. Fedora abbandona l'uscio e viene a sedersi presso la tavola di destra, sul divano, il lazzoletto alla bocea e l'occhio fisso, tuta posseduta dal suo dolore. Dapprima ella ascolta distrattamente; indi man mano la sua attenzione si ridesta e ingrandisce.)

GRETCH
(a Cirillo)
Orsù, il tuo nome? Cirillo...

CIRILLO
(commosso)
Nikolajevich...

(Ivan scrive.)

GRETCH
Che ti disse il padrone,
salendo nella slitta?

DESIRE
(cercando di convincere Cirillo, alquanto esitante)
Parla!

FEDORA
Parla!

SERVI
Parla!

CIRILLO
Egli mi disse:
"Andiamo al Tiro!"
Andammo...
Attesi un quarto d'ora.
Subitamente nel gran silenzio,
s'odon due spari...
Ascolto...
Nulla!... più nulla!...
tranne lunghi latrati.
O mio stupore!...
Un forsennato, spinto il cancello,
correa si ratto,
che ravvisarlo non seppi!

GRETCH
(spazientito)
E poi?

CIRILLO
(con commozione crescente)
Quell'uom correndo,
avea lasciato sulla neve stille di sangue.
Come in periglio,
prego il mio dolce Santo Patrono
e la pietosa Madre di Dio...
né prego invano...
Ecco una slitta.
lo chiamo, chiamo...

(additando De Siriex)

Era il signore.
Dica egli il resto...

(lottando contro la propria emozione)

lo più non posso!

(tra i singhiozzi)

O padron mio! O nostro padre!

(risale verso l'anticamera. passando vicino a Fedora, s'inginocchia e le bacia la mano piangendo, poi va a nascondersi nel gruppo dei servitori)

GRETCH
Cosi, adunque, signore?

(De Siriex, avvitandosi il monocolo, si avanza del caminetto.)

DE SIRIEX
Quelle macchie vermiglie
guidano a un padiglione solitario:
Saliamo.
Lordo di sangue
giace il Conte.

(Movimento generale. Tutti inorridiscono. Gretch prende una rivoltella già deposta sulla scrivania da Ivan)

GRETCH
Avea quest'arme in pugno?

DE SIRIEX
A terra stava.

GRETCH
(esaminando la rivoltella)
Un solo colpo esplose.

(a Desire)

Apparteneva al Conte?

DESIRE
(osservandola)
Si... Inerme ei non usciva,
poi ch'era minacciato...

FEDORA
(scattando)
Minacciato?

GRETCH
(alzando le sopracciglia con aria interrogativa)
Minacciato?

DESIRE
(spiegando)
Qual figlio
al Generale vostro capo...

GRETCH
(scattando)
É un nichilista.

(resta pensoso)

CORO
(con terrore)
I nichilisti!

GRETCH
(a Ivan, bruscamente)
Date gli appunti.

(leggendo un taccuino portatogli da Ivan)

Il padiglione fu preso
da una vecchia in affitto..."

FEDORA
(sobbalzando)
Silenzio!... Grida?

(corre all'uscio della camera di Vladimiro e sta in ascolto. Tutti si voltano a quella parte tendendo l'orecchio. Breve silenzio. L'agente di polizia, uscito con la ricetta, torna con un Ampolla dal fondo. Fedora si slancia verso di lui, gliela strappa e corre a bussare pianamente con quella alla porta delta camera da letto; ma la porta non s'apre. Il Dottor Müller appare nello spogliatoio che resta illuminato dalla luce rossastra delta stanza di Vladimiro filtrante attraverso l'usciolo lasciato socchiuso dal dottore. Questi prende l'ampolla dalle mani di Fedora, la quale lo interroga affannosamente; ma l'altro non risponde e si ritira rinchiudendo 1'usciolo. Fedora rimane immobile nel gabinetto, origlia un momento indi ridiscende abbattuta e si fascia ricadere sul canapè. A Gretch, con voce solforata)

Continuate...

GRETCH
(ripigliando la lettura)
"Il padiglione
fu preso da una vecchia..."

DESIRE
(battendosi la fronte)
Una vecchia...
Una vecchia oggi
recò una lettera al Conte!

GRETCH
E questa lettera?

DESIRE
(additando il tavolo presso Fedora)
É in quel cassetto...

(Fedora corre al tavolo. Tutti si voltano curiosamente verso Fedora, che apre il cassetto e vi fruga dentro. Fedora leva il cassetto e lo mette sopra la tavola.)

FEDORA
Nulla!

(disperatamente)

L'hanno rubata!

GRETCH
(ai servi)
Chi venne ancor?

DIMITRI
(titubando)
Stamane, ero solo.
Un signore entrava

(indicando la scrivania)

e là sedette...
Ma d'improvviso,
Senza palesarmi il suo nome,
Usci di corsa.

FEDORA
(con un grido rauco)
É lui! lui, l'assassino!...

GRETCH
(in atto di dubbio)
Perché tanta imprudenza?

FEDORA
(altezzosamente)
Dite coraggio...
Son gente risoluta
que i tenebrosi.

(alle servi)

Voi pigri, stolti, ciechi!
Non vi riscalda l'odio,
la fede non vi sprona!
Del vostro Capo il figlio,
il fidanzato mio,

(con impeto)

Voi non vendicherete!

(con tenerezza angosciosa)

Mio dolce Vladimiro!
Sogno d'amor, di pace, di poesia!
Glorio della mia vita!
Sorriso del pensier!

(Fedora colta da un pensiero improvviso afferra la croce bizantina già deposta sulla scrivania, con esaltazione)

Su questa santa croce,
Ricordo di mia madre,
di vendicarti io giuro!
io voto la giovinezza mia
a castità perenne,
a eterno lutto il cuor...
M'assistan la Madonna
e i Santi.
E così sia!

(Si fa il segno al modo ortodosso, indi bacia la croce e se la ripone in petto. Tutti si segnano insieme a lei.)

GRETCH
(a Dimitri)
Altra volta quell'uomo vedesti?

DIMITRI
(senza esitare)
Si...

GRETCH
Il suo nome?

DIMITRI
(cercando nella memoria)
Non rammento.

FEDORA
(sedendo a un tratto e tirando a sé il fanciullo)
Piccino, prova...
Sforzati... cerca!

GRETCH
(a Dimitri)
Cerca!

DESIRE
Cerca!

CORO
Cerca!

DIMITRI
(piagnucolando)
Non trovo.

TUTTI
Cerca!

DIMITRI
(dolorosamente)
Se m'aiutaste!

FEDORA
(alzandosi di scatto e respingendolo
sdegnosa)
Sciocco!

(ai servi)

Nessun di voi lo vide?

DIMITRI
Il portinaio forse.

(a Michele)

Nel giorno di Natale
un uomo sulla soglia
parlò col Conte a lungo.

MICHELE
(Si sforza a ricordare. Tutti lo guardono ansiosi. Ricordandosi ad un tratto)
Ipanoff!

DIMITRI
(con un grido di gioia)
Ipanoff!

TUTTI
Ipanoff!

DE SIRIEX, GRETCH
Loris?

GRETCH
Che abita?

DESIRE
Rimpetto.

GRETCH
(si alza dalla scrivania, e cava di tasca una rivoltella, ai suoi uomini.)
Andiamo!

(Movimento generale. Gretch, Ivan e l'altro agente escono dal fondo. Tutti i servi e le cameriere si ritirano silenziosamente uno ad uno nell'anticamera. Fedora guarda dalla finestra, poi che ne ha sospinto un battente. De Siriex e Desire, dietro le sue spalle, osservano anch'essi)

DESIRE
(accennando con la mano)
Ecco le sue finestre.

FEDORA
Tutto è buio.

(scattando)

Dorme l'assassino!

DE SIRIEX
(a Fedora, osservando)
Guardi quell'ombre che s'inseguono
Dall'una all'altra stanza.

DESIRE
Lo cercano!

FEDORA
(gridando, fuori di sé, come se potessero udirla)
Prendetelo!

DE SIRIEX
(con l'indice teso)
L'ombre si son riunite!

FEDORA
(con gioia)
L'han preso!

DESIRE
L'han preso!

(L'uscio della camera da letto si spalanca e Loreck compare sulla soglia e si avanza lentamente. Tutti gli altri continuano a guardare fissi dalle finestre.)

LORECK
(con voce sommessa e grave)
Signora!

FEDORA
(corre nella camera)
Vladimiro!

DE SIRIEX
(a Loreck, sottovoce)
Dunque?

LORECK
(con gesto disperato)
Morto!

DESIRE
Morto!

GRETCH
(entra frettoloso dall'anticamera, asciugandosi la fronte. Tutti si volgono ansiosi verso lui.)
Fuggito!

(De Siriex gli accenna di tacere, indicando la camera di Vladimiro. Gretch allibito, si leva il cappello. Desire corre nell'anticamera a parlare coi servi. Questi lentamente e silenziosamente rientrano, restano pero aggruppati verso il fondo e interrogandosi a gesti l'un l'altro. Dall'uscio aperto della camera del Conte si vede Fedora buttarsi in ginocchio appiè del letto.)

FEDORA
Vladimiro! Diletto mio,
Son io la tua Fedora
che t'ama e che t'adora.
Parla... parla... rispondi!
Ah!

(Con un urlo lancinante di dolore, Fedora si getta di traverso sul corpo di Vladimiro. Profondo cordoglio nei famigli, le donne piangono. De Siriex e Loreck sono costernati. Desire si nasconde il volto tra le mani. Fedora cade priva di sensi al suolo. Tutti, meno Loreck, Gretch e De Siriex, s'inginocchiano e si segnano devotamente.)
ATTO I


(Pietroburgo d'inverno, in casa del Conte Vladimiro Andrejevich, Capitano della Guardia. Salotto ottagonale elegantissimo nello stile del tardo Ottocento. Desire, il cameriere del Conte, e Nicola seduti al tavolino, giocano a domino. Sergio e due altri staffieri in livrea seguono in piedi la partita. Dimitri, sprofondato nel seggiolone, dorme profondamente)

DESIRE
(giuocando)
Quattro!

NICOLA
Sei!

DESIRE
Doppio zero!

NICOLA
Vittoria!

DESIRE
(alzandosi)
N'ho abbastanza!

(a Sergio)

Da bere!

SERGIO
(indicando la pendola)
Non è tardi?

DESIRE
(versando parecchi bicchieri di vino)
Nessun timor!
Il Conte rincaserà col sole.
É l'ultima sua notte di libertà.
Domani prende moglie...

SERGIO, NICOLA
(stupiti)
Di già!

DESIRE
(con intenzione)
La Principessa Fedora Romazoff,
quella vedova... ha fretta.

SERGIO, NICOLA
Ricca?

DESIRE
Passabilmente... quattordici milioni!

SERGIO, NICOLA
(togliendosi il berretto)
Salute!

DESIRE
Era tempo!
II Conte é un capo scarico!
Le donnine...

SERGIO
Le carte...

NICOLA
Le bottiglie...

DESIRE
I cavalli...

DESIRE, SERGIO, NICOLA
Gli ebrei...

DESIRE
Si stava freschi!

SERGIO, NICOLA
Si stava freschi!

DESIRE, SERGIO, NICOLA
Ed or siam salvi!

(alzando i bicchieri)

DESIRE
Al padrone!

SERGIO
Alta sposa!

NICOLA
Alta dote!

DESIRE, SERGIO, NICOLA
A noi!

(Un campanello elettrico suona rumorosamente nell'ingresso.)

DESIRE
(ascoltando)
Silenzio!

SERGIO, NICOLA
È il Capitano!

DESIRE
No!

SERGIO
(corre a spiare; ricomparendo; vivamente)
La Principessa!

DESIRE
(scuotendo Dimitri)
Su! Svegliati, poltrone!

(Gli uomini corrono di qua e di là, cercando freneticamente di mettere riparo al disordine che hanno creato durante le parecchie ore di baldoria. Sergio e Nicola poi scappano dalla stanza, lasciando Desire ad accogliere la principessa, arrivata d'improvviso. Con un'aria regale che nasconde a malapena l'emozione, entra Fedora seguita da Dimitri, ancora un po' assonnato. La principessa è una visione di bellezza imperiale, avvolta in una pelliccia che mette in splendido a salto i gioielli scintillanti della toilette de sera. Desire la saluta con un profondo inchino.)

FEDORA
Assente è il Capitan?

DESIRE
(ossequioso)
Non tornò!

FEDORA
(turbata)
Lungamente l'attesi...

DESIRE
(a Dimitri)
Corri al Circolo!

DIMITRI
(inchinandosi, esce di corsa dal fondo)
Corro, Eccellenza...

FEDORA
(un po imbarazzata)
Rigida `è assai la sera.

(Desire attizza il fuoco. Fedora guarda intorno curiosa; tra sé)

Quanti fior!
Quanti ninnoli deliziosi!
È questo il suo salotto..
E quella?

DESIRE
La camera da letto.

FEDORA
(sopra una mensola è una fotografia in un astuccio: la prende e la bacia)
Ed ecco il suo ritratto...
O grandi occhi lucenti di fede!
O vasta fronte di me pensosa!
O schiette labbra!
O riso ammaliator!
L'effluvio qui respiro
Dei dolci suoi pensieri:
Ascolto qui gli appelli
Del labbro suo fedel.
E già un'ignota ebbrezza
Mi turba... Ah!
Sento che qui
Comincia un'altra vita in me.

DIMITRI
(trafelato, ma gaio)
Signora, è qui la slitta del padron!

FEDORA
(con un grido di gioia)
Finalmente!

(gli getta un portamonete)

(Gretch, un ufficiale di Polizia, entra bruscamente. De Siriex, il diplomatico, lo segue con
due portatori che trasportano Vladimiro ferito.)

GRETCH
(a Desire stupefatto)
La camera del conte!

DESIRE
(additandola senza capire)
La!

(esce vivamente insieme al due poliziotti)

FEDORA
(la quale stava guardando dalla parte opposta alla porta. Si volta, vede ciò che è successo e lancia un grido di terrore)
Vladimiro!

GRETCH
Ferito!

FEDORA
Ah! Vladimiro!

(corre nella camera da letto, di cui richiude l'uscio. Ivan un agente di polizia, viene a deporre sulla scrivania una rivoltella e un portafoglio. De Siriex osserva da un angolo.)

GRETCH
(a mezza voce, a Desire, che rientra dal fondo, additando Fedora)
Quella donna chi è?

DESIRE
(desolato)
Fedora Romazoff!

GRETCH
(sorpresa)
La Principessa?

DESIRE
Si!

(Loreck, un chirurgo, entra frettolosamente con un assistente.)

GRETCH
(a Loreck)
Dottore!

LORECK
Una disgrazia?

GRETCH
Un assassinio...

LORECK
(esterrefatto)
Il Conte?

GRETCH
Il Conte!

(L'assistente prende dalle mani d'Ivan la busto chirurgica e un'ampolla.)

LORECK
Dov'è?

GRETCH
(Indicando la camera da letto)
La...

FEDORA
(comparisce per la portiera)
Un medico, in nome di Dio!

LORECK
(prendendo la busto portatagli dall'assistente)
Eccomi!

(Mentre Fedora, Loreck e il suo assistente entrano nella camera da letto, Gretch si avverte di De Siriex, il quale é stato appoggiato al camino a guardare gli sviluppi. Con garbo, ma senza mai dimenticare il proprio dovere di poliziotto, Gretch si rivolge al diplomatico in tono pacato.)

GRETCH
Il signore?

DE SIRIEX
(anche a mezza voce)
Giovanni de Siriex.. .

(Gretch comincia a scrivere sul taccuino, e Fedora compare nella porta della camera da letto, gridando ordini.)

FEDORA
Acqua! Presto!

DE SIRIEX
... addetto all'Ambasciata di Francia...

GRETCH
(scrivendo, dopo un inchino)
La ringrazio.

(Desire e Ivan passano vello spogliatoio il cui uscio rimane aperto. si vedono prendere una brocca, un catino, delle spugne, dei pannolini, porgendoli a Fedora attraverso la porta di comunicazione.)

LORECK
(rientra: corre alla scrivania e si mette a scrivere in fretta senza sedere)
Dal farmacista...
E subito un prete...

(Dando un foglio all agente che s'inchina e parte per il fondo, Loreck s'avvia di nuovo alla camera di Vladimiro, e s'incontra in Fedora che a lui ritorna ansiosa.)

FEDORA
(febbrilmente)
Ebbene?

LORECK
(tentando di sfuggirle)
Grave.

FEDORA
(trattenendolo con ansia)
lo que vi prego,
come si prega Iddio

(supplichevole)

salvate l'amor mio,
salvate la sua vital

(Entra dal fondo il dottor Müller. Loreck, felice di liberasse per un momento dalla principesca isterica, saluta calorosamente il collega.)

LORECK
Caro dottor, venite!

(Mentre entrano nella camera da letto, Fedora afferra la mano di Loreck.)

FEDORA
Lasciate che vi segua...

(seguirendoli)

LORECK
(chiudendole lentamente la porta in faccia)
Al contrario, eccellenza!

FEDORA
(con esaltazione)
Sono forte...
ho coraggio...

(con voce di piango)

Non piango più... Vedete...

LORECK
Vi chiamerem tra breve...

(Riesce a chiudere la porta. Fedora lo segue collo sguardo atterrita, poi si lascia cadere sul seggiolone, e piange silenziosamente.)

GRETCH
(a Desire, che entra dal gabinetto,
accennando a Fedora)
Permette Sua Eccellenza una domanda sola?

DESIRE
(accostandosi a Fedora, timidamente)
Eccellenza!
il signore, ch'è della Polizia...

FEDORA
(interrompendo Desire e guardando Gretch fisso negli occhi)
L'assassino dov'è?

GRETCH
(momentaneamente imbarazzato dalla sua franchezza)
Non cadde ancora in nostra mano!

(accostandosi a Fedora)

Il Conte non proferiva un nome?

FEDORA
(scuotendo negativamente il capo)
Neppure il nome mio!

GRETCH
Avea qualche nemico?

FEDORA
(con stupore doloroso)
Lui!
Giusto cielo! E chi?

GRETCH
(s'avvia)
Vo' interrogare
i servi nell'altra stanza...

FEDORA
(vivamente)
No! Restate qui.

GRETCH
(rispettosamente cedendo, Gretch fa censo ad Ivan di accomodarsi alta scrivania. A Ivan, sottovoce)
Scrivete.

(Ivan siede alla scrivania e vi stende su le sue carte. Fedora leva da intorno al collo una grosso croce bizantina ingioiellata, e la pone con cerimonia sulla scrivania. Gretch fa segno a Desire e a Dimitri di avvicinarsi. Gli altri servi si aggruppano nel fondo sulla soglia dell'anticamera.)

GRETCH
(a Desire)
A qual'ora il padron lasciò la trattoria?

DESIRE
(a Dimitri)
Dimitri, tocca a te...

DIMITRI
(con timidezza, dopo aver toccato la croce ed essersi l'atto il segno della croce, come se stesse per fare un giuramento in tribunale)
Signore, alle otto e mezzo
m'ero recato a prendere
gli ordin del padrone.
"Torna a casa, piccino
"mi disse egli salendo
in slitta, "nulla io vo'..."

GRETCH
(a Desire)
Il cocchiere è costà?

DESIRE
Si, signore...

(chiamando verso l'anticamera)

Cirillo!

DIMITRI
(risalendo)
Cirillo!

SERVI
(a mezza voce, voltandosi)
Cirillo!

(Cirillo, vestito alta foggia dei cocchieri russi di grandi case, s'avanza lentamente dal fondo e si pianta dinanzi la scrivania. Fedora abbandona l'uscio e viene a sedersi presso la tavola di destra, sul divano, il lazzoletto alla bocea e l'occhio fisso, tuta posseduta dal suo dolore. Dapprima ella ascolta distrattamente; indi man mano la sua attenzione si ridesta e ingrandisce.)

GRETCH
(a Cirillo)
Orsù, il tuo nome? Cirillo...

CIRILLO
(commosso)
Nikolajevich...

(Ivan scrive.)

GRETCH
Che ti disse il padrone,
salendo nella slitta?

DESIRE
(cercando di convincere Cirillo, alquanto esitante)
Parla!

FEDORA
Parla!

SERVI
Parla!

CIRILLO
Egli mi disse:
"Andiamo al Tiro!"
Andammo...
Attesi un quarto d'ora.
Subitamente nel gran silenzio,
s'odon due spari...
Ascolto...
Nulla!... più nulla!...
tranne lunghi latrati.
O mio stupore!...
Un forsennato, spinto il cancello,
correa si ratto,
che ravvisarlo non seppi!

GRETCH
(spazientito)
E poi?

CIRILLO
(con commozione crescente)
Quell'uom correndo,
avea lasciato sulla neve stille di sangue.
Come in periglio,
prego il mio dolce Santo Patrono
e la pietosa Madre di Dio...
né prego invano...
Ecco una slitta.
lo chiamo, chiamo...

(additando De Siriex)

Era il signore.
Dica egli il resto...

(lottando contro la propria emozione)

lo più non posso!

(tra i singhiozzi)

O padron mio! O nostro padre!

(risale verso l'anticamera. passando vicino a Fedora, s'inginocchia e le bacia la mano piangendo, poi va a nascondersi nel gruppo dei servitori)

GRETCH
Cosi, adunque, signore?

(De Siriex, avvitandosi il monocolo, si avanza del caminetto.)

DE SIRIEX
Quelle macchie vermiglie
guidano a un padiglione solitario:
Saliamo.
Lordo di sangue
giace il Conte.

(Movimento generale. Tutti inorridiscono. Gretch prende una rivoltella già deposta sulla scrivania da Ivan)

GRETCH
Avea quest'arme in pugno?

DE SIRIEX
A terra stava.

GRETCH
(esaminando la rivoltella)
Un solo colpo esplose.

(a Desire)

Apparteneva al Conte?

DESIRE
(osservandola)
Si... Inerme ei non usciva,
poi ch'era minacciato...

FEDORA
(scattando)
Minacciato?

GRETCH
(alzando le sopracciglia con aria interrogativa)
Minacciato?

DESIRE
(spiegando)
Qual figlio
al Generale vostro capo...

GRETCH
(scattando)
É un nichilista.

(resta pensoso)

CORO
(con terrore)
I nichilisti!

GRETCH
(a Ivan, bruscamente)
Date gli appunti.

(leggendo un taccuino portatogli da Ivan)

Il padiglione fu preso
da una vecchia in affitto..."

FEDORA
(sobbalzando)
Silenzio!... Grida?

(corre all'uscio della camera di Vladimiro e sta in ascolto. Tutti si voltano a quella parte tendendo l'orecchio. Breve silenzio. L'agente di polizia, uscito con la ricetta, torna con un Ampolla dal fondo. Fedora si slancia verso di lui, gliela strappa e corre a bussare pianamente con quella alla porta delta camera da letto; ma la porta non s'apre. Il Dottor Müller appare nello spogliatoio che resta illuminato dalla luce rossastra delta stanza di Vladimiro filtrante attraverso l'usciolo lasciato socchiuso dal dottore. Questi prende l'ampolla dalle mani di Fedora, la quale lo interroga affannosamente; ma l'altro non risponde e si ritira rinchiudendo 1'usciolo. Fedora rimane immobile nel gabinetto, origlia un momento indi ridiscende abbattuta e si fascia ricadere sul canapè. A Gretch, con voce solforata)

Continuate...

GRETCH
(ripigliando la lettura)
"Il padiglione
fu preso da una vecchia..."

DESIRE
(battendosi la fronte)
Una vecchia...
Una vecchia oggi
recò una lettera al Conte!

GRETCH
E questa lettera?

DESIRE
(additando il tavolo presso Fedora)
É in quel cassetto...

(Fedora corre al tavolo. Tutti si voltano curiosamente verso Fedora, che apre il cassetto e vi fruga dentro. Fedora leva il cassetto e lo mette sopra la tavola.)

FEDORA
Nulla!

(disperatamente)

L'hanno rubata!

GRETCH
(ai servi)
Chi venne ancor?

DIMITRI
(titubando)
Stamane, ero solo.
Un signore entrava

(indicando la scrivania)

e là sedette...
Ma d'improvviso,
Senza palesarmi il suo nome,
Usci di corsa.

FEDORA
(con un grido rauco)
É lui! lui, l'assassino!...

GRETCH
(in atto di dubbio)
Perché tanta imprudenza?

FEDORA
(altezzosamente)
Dite coraggio...
Son gente risoluta
que i tenebrosi.

(alle servi)

Voi pigri, stolti, ciechi!
Non vi riscalda l'odio,
la fede non vi sprona!
Del vostro Capo il figlio,
il fidanzato mio,

(con impeto)

Voi non vendicherete!

(con tenerezza angosciosa)

Mio dolce Vladimiro!
Sogno d'amor, di pace, di poesia!
Glorio della mia vita!
Sorriso del pensier!

(Fedora colta da un pensiero improvviso afferra la croce bizantina già deposta sulla scrivania, con esaltazione)

Su questa santa croce,
Ricordo di mia madre,
di vendicarti io giuro!
io voto la giovinezza mia
a castità perenne,
a eterno lutto il cuor...
M'assistan la Madonna
e i Santi.
E così sia!

(Si fa il segno al modo ortodosso, indi bacia la croce e se la ripone in petto. Tutti si segnano insieme a lei.)

GRETCH
(a Dimitri)
Altra volta quell'uomo vedesti?

DIMITRI
(senza esitare)
Si...

GRETCH
Il suo nome?

DIMITRI
(cercando nella memoria)
Non rammento.

FEDORA
(sedendo a un tratto e tirando a sé il fanciullo)
Piccino, prova...
Sforzati... cerca!

GRETCH
(a Dimitri)
Cerca!

DESIRE
Cerca!

CORO
Cerca!

DIMITRI
(piagnucolando)
Non trovo.

TUTTI
Cerca!

DIMITRI
(dolorosamente)
Se m'aiutaste!

FEDORA
(alzandosi di scatto e respingendolo
sdegnosa)
Sciocco!

(ai servi)

Nessun di voi lo vide?

DIMITRI
Il portinaio forse.

(a Michele)

Nel giorno di Natale
un uomo sulla soglia
parlò col Conte a lungo.

MICHELE
(Si sforza a ricordare. Tutti lo guardono ansiosi. Ricordandosi ad un tratto)
Ipanoff!

DIMITRI
(con un grido di gioia)
Ipanoff!

TUTTI
Ipanoff!

DE SIRIEX, GRETCH
Loris?

GRETCH
Che abita?

DESIRE
Rimpetto.

GRETCH
(si alza dalla scrivania, e cava di tasca una rivoltella, ai suoi uomini.)
Andiamo!

(Movimento generale. Gretch, Ivan e l'altro agente escono dal fondo. Tutti i servi e le cameriere si ritirano silenziosamente uno ad uno nell'anticamera. Fedora guarda dalla finestra, poi che ne ha sospinto un battente. De Siriex e Desire, dietro le sue spalle, osservano anch'essi)

DESIRE
(accennando con la mano)
Ecco le sue finestre.

FEDORA
Tutto è buio.

(scattando)

Dorme l'assassino!

DE SIRIEX
(a Fedora, osservando)
Guardi quell'ombre che s'inseguono
Dall'una all'altra stanza.

DESIRE
Lo cercano!

FEDORA
(gridando, fuori di sé, come se potessero udirla)
Prendetelo!

DE SIRIEX
(con l'indice teso)
L'ombre si son riunite!

FEDORA
(con gioia)
L'han preso!

DESIRE
L'han preso!

(L'uscio della camera da letto si spalanca e Loreck compare sulla soglia e si avanza lentamente. Tutti gli altri continuano a guardare fissi dalle finestre.)

LORECK
(con voce sommessa e grave)
Signora!

FEDORA
(corre nella camera)
Vladimiro!

DE SIRIEX
(a Loreck, sottovoce)
Dunque?

LORECK
(con gesto disperato)
Morto!

DESIRE
Morto!

GRETCH
(entra frettoloso dall'anticamera, asciugandosi la fronte. Tutti si volgono ansiosi verso lui.)
Fuggito!

(De Siriex gli accenna di tacere, indicando la camera di Vladimiro. Gretch allibito, si leva il cappello. Desire corre nell'anticamera a parlare coi servi. Questi lentamente e silenziosamente rientrano, restano pero aggruppati verso il fondo e interrogandosi a gesti l'un l'altro. Dall'uscio aperto della camera del Conte si vede Fedora buttarsi in ginocchio appiè del letto.)

FEDORA
Vladimiro! Diletto mio,
Son io la tua Fedora
che t'ama e che t'adora.
Parla... parla... rispondi!
Ah!

(Con un urlo lancinante di dolore, Fedora si getta di traverso sul corpo di Vladimiro. Profondo cordoglio nei famigli, le donne piangono. De Siriex e Loreck sono costernati. Desire si nasconde il volto tra le mani. Fedora cade priva di sensi al suolo. Tutti, meno Loreck, Gretch e De Siriex, s'inginocchiano e si segnano devotamente.)


最終更新:2017年08月25日 18:57