ATTO SECONDO
A Parigi
Salotto elegantissimo in casa di Geronte. Nel fondo due grandi porte vetrate. A destra, ricchissime cortine nascondono l'alcova. A sinistra, una ricca pettiniera, presso ad una finestra. Sofà, sedili, poltrone, un tavolo. Manon è seduta davanti la pettiniera: è coperta da un ampio accappatoio bianco che le avvolge tutta la persona. Il Parrucchiere le si affanna intorno. Due garzoni nel fondo stanno pronti ai cenni del Parrucchiere.
MANON
guardandosi allo specchio
Dispettosetto questo riccio!
Il calamistro, presto! presto!
Il Parrucchiere corre saltellando a prendere il ferro per arricciare e ritorcere il riccio ribelle, quindi eseguisce premurosamente i vari ordini che gli dà Manon.
Or … la volandola
un po' le ciglia!…Severe
La cerussa!
soddisfatta
Lo sguardo
vibri a guisa di dardo!
Qua la giunchiglia!
LESCAUT
entrando
Buon giorno, sorellina!
MANON
sempre al Parrucchiere
Il minio e la pomata! …
LESCAUT
Questa mattina
mi sembri un po' imbronciata.
MANON
Imbronciata? … Perché?
LESCAUT
No? Tanto meglio!
Geronte ov'è?
Così presto ha lasciato il gineceo? …
MANON
al Parrucchiere
Ed ora, un neo!
II Parrucchiere porta la scatola contenente i nei. Manon è indecisa nella scelta.
LESCAUT
consigliando
Lo Sfrontato! … il Biricchino! …
No? … il Galante! …
MANON
Non saprei …
Ebben … due nei!
All'occhio l'Assassino!
e al labbro il Voluttuoso!
Il Parrucchiere eseguisce, poi toglie l'accappatoio a Manon che appare in ricco ed elegante abbigliamento. Fa cenno ai suoi garzoni di seguirlo e a grandi inchini esce.
LESCAUT
Guarda Manon.
Ah! che insiem delizioso!
ammirando
Sei splendida e lucente!
M'esalto! E n'ho il perché!
E mia la gloria se
sei salva dall'amor d'uno studente.
Allor che sei fuggita, là, ad Amiens,
mai la speranza il cor m'abbandonò!
Là, la tua sorte vidi! Là il magico
fulgor di queste sale balenò.
T'ho ritrovata! Una casetta angusta
era la tua dimora; possedevi
baci … e niente scudi!
È un bravo giovinotto quel Des Grieux!
Ma (ahimè) non è cassiere generale!
È dunque naturale
che tu abbia abbandonato
per un palazzo aurato
quell'umile dimora.
MANON
E dimmi …
LESCAUT
Che vuoi dire? …
MANON
Nulla! …
LESCAUT
Nulla? Davver? …
MANON
indifferente
Volevo dimandar …
LESCAUT
Risponderò!
MANON
volgendosi con vivacità
Risponderai?
LESCAUT
malizioso
Ho inteso! Nei tuoi occhi
io leggo un desiderio.
Se Geronte lo sospettasse!
MANON
allegra
È ver! Hai colto!
LESCAUT
Brami
nuove di Lui?
MANON
È ver! L'ho abbandonato
senza un saluto, un bacio!
Si guarda intorno e si ferma cogli occhi all'alcova.
In quelle trine morbide …
nell'alcova dorata v'è un silenzio
gelido, mortal, v'è un silenzio,
un freddo che m'agghiaccia!
Ed io che m'ero avvezza
a una carezza
voluttuosa
di labbra ardenti e d'infuocate braccia
or ho tutt'altra cosa!
pensierosa
O mia dimora umile,
tu mi ritorni innanzi
gaia, isolata, bianca
come un sogno gentile
di pace e d'amor!
LESCAUT
osservando inquieto Manon
Poiché tu vuoi saper … Des Grieux
(qual già Geronte) è un grande amico mio.
Ei mi tortura sempre:
Ov'è Manon?
Ove fuggì? Con chi?
A Nord? Ad Est?
A Sud? lo rispondo: non so!
Ma alfin l'ho persuaso! …
MANON
sorpresa
Ei m'ha scordata!?
LESCAUT
No! no! Ma che vincendo può coll'oro
forse scoprir la via che mena a te! …
con mistero
Or … correggendo la fortuna sta!
L'ho lanciato al giuoco! … Vincerà!
MANON
(Per me tu lotti,
per me, vile, ehe ti lasciai:
…che tanto duol ti costai!
Ah! vieni! il passato mi rendi,
l'ore fugaci …
le tue carezze ardenti!
Ah! Rendimi i baci,
i baci tuoi cocenti,
quell'ebbrezza che un dì mi beò !
Ah! Vieni! Son bella?
Ah! Vien, resister più non so!)
LESCAUT
È il vecchio tavolier (per noi) tal quale
la cassa del danaro universale!
Da me lanciato e istrutto
pelerà tutti e tutto! …
Ma nel martirio delle lunghe lotte
intanto il dì e la notte
vive incosciente della sua follia,
e chiede al giuoco ove tu sia!
Ei vincerà!
Manon rimane pensierosa; poi i suoi occhi si soffermano allo specchio. Quasi inconsciamente ammira la propria bellezza, e passando davanti alla specchio domanda a Lescaut:
MANON
Davver che a maraviglia
questa veste mi sta?
LESCAUT
Ti sta a pennello!
MANON
E il tupè?
LESCAUT
Portentoso!
MANON
E il busto?
LESCAUT
Bello!
Entrano alcuni personaggi con fogli di musica; si avanzano ad inchini e si schierano da un lato avanti a Manon.
Che ceffi son costor?
Ciarlatani o speziali?
MANON
annoiata
Son musici! È Geronte che fa dei madrigali!
MADRIGALE
VOCE SOLA, CORO
Sulla vetta tu del monte
erri, o Clori:
hai per labbra due fiori,
e l'occhio è un fonte.
Ohimè! Ohimè!
Filen spira ai tuoi piè!
Di tue chiome sciogli al vento
il portento,
ed è un giglio il tuo petto
bianco, ignudetto.
Clori sei tu, Manon,
ed in Filen, Geronte si mutò!
Filen suonando sta;
la sua zampogna va
sussurrando: pietà!
L'eco sospira: pietà!
Piagne Filen:
"Cuor non hai Cori in sen?
Ve' … già … Filen … vien … men!"
No! Clori a zampogna che soave plorò
non disse mai no!
MANON
Seccata, dà una borsa a Lescaut.
Paga costor!
LESCAUT
Intasca la borsa.
Oibò! … Offender l'arte?
maestoso, ai musici
Io v'accomiato in nome della Gloria!
I musici escono inchinandosi. Dalle porte vetrate del fondo si vedono sfilare nell'anticamera alcuni amici di Geronte, che li riceve.
MANON
mostrando quelli a Lescaut
I madrigali! … Il ballo! … E poi la musica!
Entrano i suonatori di quartetto, i quail si collocano nel fondo, ed accordano poi i loro strumenti.
Son tutte belle cose! … Pur …
sbadigliando
m'annoio!
Manon si alza e va in fondo incontro a Geronte, il quale entra nel salotto col Maestro di ballo e con Manon, per organizzare la lezione del Minuetto.
LESCAUT
(Una donnina che s'annoia
è cosa da far paura!
con decisione
Andiam da Des Grieux!
È da maestro preparar gli eventi!)
Esce inosservato.
MINUETTO
Mentre il Maestro di ballo riceve gli ordini da Geronte, entrano altri personaggi, i quali si inchinano a Manon, le baciano la mano, le offrono fiori, dolciumi, ecc.
IL MAESTRO DI BALLO
Si avanza, e porge la mano a Manon.
Vi prego, signorina,
Manon comincia il Minuetto, mentre Geronte invita gli amici a sedersi.
un po' elevato il busto … indi …
Ma brava, così mi piace!
Tutta la vostra personcina
or s'avanzi! Così! …
Io vi scongiuro … a tempo!
GERONTE
Oh vaga danzatrice!
MANON
Un po' inesperta.
IL MAESTRO DI BALLO
impaziente
Vi prego, non badate
a lodi sussurrate …
È cosa seria il ballo!
SIGNORI, ABATI
a Geronte
Tacete! Vi frenate, come si fa da noi;
Ammirate in silenzio, in silenzio adorate.
È cosa seria.
IL MAESTRO DI BALLO
a Manon
A manca! …
Brava! … A destra! … Un saluto!
Attenta! L'occhialetto …
Manon, coll'occhialetto e danzando guarda qua e là i suoi ammiratori.
GERONTE
Minuetto perfetto.
SIGNORI, ABATI
Che languore
nello sguardo!
Che dolcezza!
Che carezza!
Troppo è bella!
Pare stella!
Che candori!
Che tesori!
Quella bocca
baci scocca!
Se sorride stella pare!
GERONTE
Troppo è bella! Si ribella
la parola e canta e vanta!
MANON
con civetteria, agli ammiratori, fermandosi dal danzare
Lodi aurate, mormorate
or mi vibrano d'intorno;
Vostri cori adulatori,
su, frenate! Ah!
Lodi aurate, sussurrate
or mi vibrano d'intorno;
Vostri cori adulatori,
su, frenate!
GERONTE
Voi mi fate
spasimare … delirare!
SIGNORI, ABATI
La deità siete del giorno!
Della notte ell'è regina!
Il Maestro fa segni d'impazienza.
MANON
Il buon maestro non vuol parole.
Se m'adulate
non diverrò la diva danzatrice
chors già si figura
la vostra fantasia troppo felice.
IL MAESTRO Dl BALLO
con impazienza
Un cavalier …
GERONTE
alzandosi con premura
Son qua!
SIGNORI, ABATI
Bravi! Che coppia!
Evviva i fortunati innamorati!
Ve' Mercurio e Ciprigna!
Con amore e dovizia …
Oh! qui letizia
con amore e dovizia
leggiadramente alligna!
MANON
con la massima civetteria rivolta a Geronte
L'ora, o Tirsi, è vaga e bella.
Ride il giorno, ride intorno
la fida pastorella.
Te sospira, per te spira.
Ma tu giungi e in un baleno
viva e lieta, è dessa allor!
Ah! Vedi il ciel com'è sereno
sul miracolo d'amor!
SIGNORI, ABATI
Voi siete il miracolo, siete l'amore!
Siete il miracolo d'amor!
GERONTE
frapponendosi
Galanteria sta bene; ma obliate che ètardi.
Allegra folla ondeggia pei baluardi.
SIGNORI, ABATI
Qui il tempo vola!
GERONTE
È cosa
ch'io so per prova … Voi,
mia fulgida letizia, esser compagna a noi
prometteste: di poco vi precediamo …
MANON
Un breve
istante sot vi chiedo:
attendermi fia lieve
fra il bel mondo dorato.
SIGNORI, ABATI
galantemente
Grave è sempre l'attesa.
I Signori e gli Abati si accomiatano con inchini e baciano la mano a Manon, mentre il Maestro di ballo ed i suonatori partono anch'essi.
GERONTE
con galanteria
Dell'anima sospesa
non sian lunghe le pene.
baciando la mano a Manon
Ordino la lettiga …
Addio bell'idol mio …
Esce.
MANON
Corre a prendere un piccolo specchio sul tavolo, e si guarda contenta.
Oh, sarò la più bella!
Prende la mantiglia; sente che qualcuno si avvicina; crede sia il servo.
Dunque questa lettiga?
Des Grieux appare alla porta. Manon gli corre incontro in preda a grande emozione.
Tu, tù, amore? Tu?!
Ah! mio immenso amore? … Dio!
DES GRIEUX
con rimprovero
Ah, Manon!
MANON
colpita
Tu non m'ami
dunque più?
M'amavi tanto!
Oh, i lunghi baci! Oh, il lungo incanto!
La dolce amica d'un tempo aspetta
la tua vendetta.
Oh, non guardarmi così: non era
la tua pupilla
tanto severa!
DES GRIEUX
con forza
Sì, sciagurata, la mia vendetta …
MANON
Ah! La mia colpa! È vero!
DES GRIEUX
Ah! sciagurata, la mia vendetta …
MANON
Ah! è vero!
Non m'ami più … Ah! è vero!
Non m'ami dunque più?
M'amavi tanto! Non m'ami più!
DES GRIEUX
con amarezza
Taci … tu il cor mi frangi!
Tu non sai le giornate
che buie, desolate
son piombate su me!
MANON
lo voglio il tuo perdono.
Vedi? Son ricca.
DES GRIEUX
Taci!
MANON
Questa
non ti sembra una festa
d'ori e di colori?
Tutto è per te.
DES GRIEUX
Deh! taci!
MANON
Pensavo
a un avvenir di luce;
Amor qui ti conduce …
T'ho tradito, è ver!
Ai tuoi piedi son!
t'ho tradito!
sciagurata dimmi,
ai tuoi piedi son!
Ah! voglio il tuo perdono.
Non lo negar! Son forse
della Manon d'un giorno
meno piacente e bella?
DES GRIEUX
O tentatrice! È questo
l'antico fascino che m'accieca!
MANON
È fascino d'amor; cedi, son tua!
DES GRIEUX
Più non posso lottar! Son vinto!
MANON
Affascinante, si alza, circondando colle braccia Des Grieux.
Cedi, son tua …
Ah! vieni! Colle tue braccia
stringi Manon che t'ama; …
DES GRIEUX
Non posso lottar, o tentatrice!
MANON
… stretta al tuo sen m'allaccia!
Manon te solo brama!
DES GRIEUX
Più non posso lottar!
MANON
Cedi, son tua!
DES GRIEUX
Son vinto; io t'amo!
Più non posso lottar!
MANON
Ah vien!
Manon te solo brama!
Vieni, colle tue braccia
stringi Manon che t'ama!
DES GRIEUX
Nell'occhio tuo profondo
io leggo il mio destin;
tutti i tesor del mondo
ha il tuo labbro divin!
MANON
Ah! Manon te solo brama,
stretta al tuo sen m'allaccia!
Alle mie brame torna
deh! torna ancor!
I baci miei son questi!
Questo è il mio amor!
Vivi e t'inebria
sovra il mio cor!
Deh, torna ancor!
Ah! vivi e t'inebria
sovra il mio cor …
La bocca mia è un altare
dove il bacio è Dio!
DES GRIEUX
I baci tuoi son questi!
Questo è il tuo amor!
M'arde il tuo bacio,
dolce tesor!
In te m'inebrio ancor,
dolce tesor!
Nelle tue braccia care
v'è l'ebbrezza, l'oblio!
Manon si abbandona fra le braccia di Des Grieux, che dolcemente la fa sedere sul sofà.
MANON
Labbra adorate e care!
DES GRIEUX
Manon, mi fai morire!
MANON
Labbra dolci a baciare!
MANON e DES GRIEUX
Dolcissimo soffrir!
Geronte si presenta improvviso alla porta del fondo e si arresta stupito.
MANON
con un grido, alzandosi di scatto
Ah!
GERONTE
ironico
Affé, madamigella,
or comprendo il perché di nostr'attesa!
Giungo a mal punto.
Errore involontario!
Chi non erra quaggiù'?!
a Des Grieux
Anche voi, credo, ad esempio,
obliaste d'essere in casa mia.
DES GRIEUX
Signore!
MANON
Taci!
GERONTE
Gratitudine, sia
oggi il tuo dì di festa!
a Manon
Donde vi trassi,
le prove che v'ho date
d'un vero amore, come rammentate!
MANON
Guarda capricciosamente Geronte, poi va al tavolo e vi prende un piccolo specchio.
Amore? Amore?
Mio buon signore,
mettendo in faccia a Geronte lo specchio
ecco! … Guardatevi! …
Se errai, leale
ditelo! E poi
guardate noi!
GERONTE
offeso
lo son leale, mia bella donnina.
Conosco il mio dovere …
deggio partir di qui!
ironico
O gentil cavaliere,
leziosamente
o vaga signorina,
minacciando
arrivederci … e presto!
Esce.
MANON
Ah! ah! … Liberi!
Liberi come l'aria!
Che gioia, cavaliere,
amor mio bello!
DES GRIEUX
Senti,
di qui partiamo: un solo
istante, questo tetto
del vecchio maledetto
non t'abbia più!
MANON
Peccato!
Tutti questi splendori!
Tutti questi tesori!
Ahimè! … Dobbiam partir!
DES GRIEUX
Ah! Manco, mi tradisce
il tuo folle pensier:
Sempre la stessa!
Trepida divinamente,
nell'abbandono ardente …
Buona e gentile come la vaghezza
di quella tua carezza:
sempre novella ebbrezza;
indi, d'un tratto, vinta, abbacinata
dai raggi della vita dorata!
Io? Tuo schiavo, e tua vittima
discendo la scala dell'infamia …
Fango nel fango io sono
e turpe eroe da bisca
m'insozzo, mi vendo …
L'onta più vile m'avvicina a te!
Nell'oscuro futuro
dì, che farai di me?
Si siede colla testa fra le mani.
MANON
umilmente
Un'altra volta, un'altra volta ancora,
deh, mi perdona!
Sarò fedele e buona,
lo giuro, lo giuro …
Entra Lescaut ansante, respirando a mala pena.
DES GRIEUX
Lescaut?!
MANON
Tu qui?!
Lescaut si lascia cadere su di una sedia sbuffando affannato.
DES GRIEUX
Che avvenne?
MANON
Che avvenne?
DES GRIEUX
Di'!
MANON
Di'!
Lescaut accenna cogli occhi e colle mani e fa capire che è accaduto qualche grave imbroglio.
MANON e DES GRIEUX
spaventati
O ciel! che è stato?
Ci fai tremar!
LESCAUT
Ch'io prenda fiato …
MANON e DES GRIEUX
Ci fai tremar!
LESCAUT
… onde parlar …
MANON e DES GRIEUX
O ciel! che è stato?
DES GRIEUX
Di'!
MANON
Di'!
LESCAUT
V'ha denunziato!
MANON
Chi?
DES GRIEUX
Il vecchio?
LESCAUT
Sì!
MANON
Ohimè!
LESCAUT
Già vengon qui
e guardie e arcier!
MANON
Ohimè!
DES GRIEUX
O ciel!
LESCAUT
Su, cavalier,
e per le scale
spiegate l'ale! …
MANON
Ohimè!
LESCAUT
Da un granatiere
ch'era in quartiere
tutto ho saputo …
Per le scale, cavalier,
spiegate l'aIe,
già vengon qui
e guardie e arcier!
Via, l'ali ai piè!
DES GRIEUX
Maledetto
il vecchio astuto!
MANON
Ohimè, ohimè!
M'affretto, ohimè!
DES GRLEUX
Sì! Bada a te!
LESCAUT
Ah, non sapete …
voi la perdete …
ah, non sapete …
l'attende crudele
sorte spietata:
l'esilio!
MANON
con spavento
Ohimè! la morte!
LESCAUT
Continua ad affrettare, mentre Des Grieux preso d'ira impreca e Manon confusa si aggira per la scena.
Or v'affrettate!
Non esitate!
Pochi minuti,
siete perduti!
Già dal quartier
uscìan gli arcier!
MANON
Ohimè! m'affretto! …
a Lescaut, prendendo un gioiello sulla pettiniera
Un istante! Questo smagliante smeraldo …
DES GRIEUX
St, bada a te!
vecchio vil! Andiam, andiam!
affrettiam! orsù!
MANON
a Des Grieux
Ma sì!
Mio Dio! Mi sbrigo! E tu
m'aiuta.
DES GRIEUX
A far?
MANON
Continua a prendere oggetti preziosi.
Ad involtar …
LESCAUT
Il vecchio vile
morrà di bile,
se trova vuota
la gabbia e ignota
gli sia
l'altra dimora!
Manon! Suvvia …
son già per via!
DES GRIEUX
Andiam, andiam!
MANON
Ma sì! E tu
m'aiuta ad involtar
cotesti oggetti!
Vuota i cassetti!
DES GRIEUX
Orsù affrettiam!
andiam, Manon!
LESCAUT
Oh il bel forzier!
peccato inver!
Nostro cammino
sarà il giardino.
In un istante
dell'alte piante
sotto t'ombria
siam sulla via.
Buon chi ci piglia!
MANON
con dolore
E quest'incanto
che adoro tanto
dovrò lasciare,
abbondonare?
DES GRIEUX
O mia diletta
Manon, t'affretta!
D'uopo è partir …
tosto fuggir!
Torturar
sui vuoi ancor!
Lescaut corre alla finestra ad osservare.
MANON
Saria imprudenza
lasciar quest'oro,
o mio tesoro!
Prende altri gioielli, e si serve della mantiglia per nasconderli.
DES GRIEUX
Con te portar
dei sol il cor! ah!
Io vo' salvar
solo il tuo amor.
LESCAUT
Maledizion!
MANON
Ah!
LESCAUT
Eccoli, accerchian la casa!
DES GRIEUX
Manon!
MANON
al colmo dello spavento
Des Grieux!
Di qua! di là! fuggiam! ebben di là!
DES GRIEUX
Fuggiam! fuggiam! no! no!
di là! presto! presto!
LESCAUT
dal fondo
Il vecchio
ordina, sbraita,
le guardie sfilano …
MANON
Ohimè!
DES GRIEUX
Fuggiam!
LESCAUT
… gli arcier s'appostano!
Manon e Des Grieux al colmo della confusione non sanno di dove fuggire.
Entrano, salgono! eccoli!
Chiude la porta a chiave.
DES GRIEUX
a Manon, gridando
Dimmi, qui v'è un'uscita?
MANON
Sì! laggiù all'alcova!
LESCAUT
Spinge Manon e Des Grieux entro l'alcova, poi li segue alla sua volta.
Eccoli, eccoli, salgono, salgono!
MANON
di dentro gridando
Ah! … Ah! …
Manon ritorna fuggendo, e dopo lei Lescaut che trattiene Des Grieux. Dalle cortine dell'alcova, schiuse, appare un Sergente con due arcieri. In pari tempo la porta del fondo è aperta violentemente e nel suo vano si affaccia Geronte e dietro a lui alcuni soldati.
IL SERGENTE
Nessun si muova!
GERONTE
sogghignando ironicamente a Manon la quale per lo spavento lascia sfuggire la mantiglia con i gioielli che si spargono al suolo
Ah! ah! ah! ah! ah!
LESCAUT
fermando e disarmando Des Grieux che ha sguainato la spada e fa per slanciarsi su Geronte
Se v'arrestan, cavalier,
chi potrà Manon salvar?
A un cenno di Geronte, il Sergente coi due arcieri afferrano Manon, e la trascinano via.
DES GRIEUX
Disperato, vorrebbe correre dietro Manon, ma è trattenuto a viva forza da Lescaut.
O Manon! O mia Manon!