INTERMEZZO
La prigionia - Il viaggio aII'Havre
(DES GRIEUX: «… Gli è che io l'amo! - La mia passione è così forte che io mi sento la più sfortunata creatura che viva. - Quello che non ho io tentato a Parigi per ottenere la sua libertà! … Ho implorato i potenti! … Ho picchiato e supplicato a tutte le porte! … Persino alla violenza ho ricorso! … Tutto fu inutile. - Una sol via mi rimaneva: seguirla! Ed io seguo! Dovunque ella vada! … Fosse pure in capo al mondo! …»)
dalla "Storia del cavaliere Des Grieux e di Manon Lescaut" dell'abate Prévost
ATTO TERZO
L'Havre
Piazzale presso il porto. In fondo il porto; a sinistra l'angolo d'una caserma. Nella parte di faccia al pubblico, al pianterreno, una finestra con grossa ferriata sporgente. Nella facciata verso la piazza il portone chiuso, innanzi al quale passeggia una sentinella. Il mare occupa il fondo della scena. Si vede la metà di una nave da guerra. A destra una casa, poi un viottolo; all'angolo un fanale ad olio che rischiara debolmente. È l'ultima ora della notte; il cielo si andrà gradatamente rischiarando.
DES GRIEUX
con Lescaut, dal lato opposto alla caserma
Ansia eterna, crudel …
LESCAUT
Pazienza, ancor …
indicandogli dove passeggia la scolta
La guardia là fra poco monterà
l'arcier che ho compro … pazienza ancor!
DES GRIEUX
L'attesa m'accora!
La vita mia, l'anima tutta è là!
Accenna alla finestra della caserma.
LESCAUT
Manon sa già e attende il mio segnale
e a noi verrà. Io intanto cogli amici là
I colpo tenterò!
Manon all'alba libera farò!
Si avvolge fino agli occhi nel ferraiuolo e va cautamente nel fondo ad osservare.
DES GRIEUX
Dietro al destino
mi traggo livido,
e notte e dì cammino.
E un miraggio m'angoscia,
m'esalta! … Vicino
or m'è, poi fugge se l'avvinghio!
Parigi ed Havre, fiera, triste agonia!
Oh! lungo strazio della vita mia!
LESCAUT
avvicinandosi a Des Grieux mentre dalla caserma esce un picchetto guidato da un sergente che viene a mutar la scolta
Vengono!
DES GRIEUX
AIfin!
LESCAUT
guardando attentamente i soldati, poi indicandone uno
Ecco là l'uomo. E quello!
Il picchetto col sergente rientra in caserma.
allegramente a Des Grieux
È l'Havre addormentata!
L'ora è giunta!
S'avvicina alla caserma, scambia un rapido cenno colla sentinella che si allontana. Si oppressa alla finestra del pianterreno, picchia con precauzione alle sbarre di ferro. Des Grieux immobile, tremante, guarda. S'aprono i vetri della finestra e appare Manon. Des Grieux corre a lei.
DES GRIEUX
Manon!
MANON
Des Grieux!
Sporge le mani dalla ferriata; Des Grieux le bacia con febbrile trasporto.
LESCAUT
(Al diavolo l'America!
Manon non partirà!)
Si allontana da destra.
MANON
Tu … amore!? amore? Nell'onta
non m'abbandoni?
DES GRIEUX
Abbandonarli? Mai!
MANON
Amore! amore! amore!
DES GRIEUX
Se t'ho seguita per la lunga via,
fu perché fede mi regnava in core.
MANON
Amore!
DES GRIEUX
baciandola
Fra poco mia sarai!
MANON
Tua … fra poco! … fra poco! … tua!
Un Lampionaio entra dal fondo a destra cantarellando, traversa la scena.
DES GRIEUX
interrompendola impaurito
Taci! taci!
LAMPIONAIO
Scioglie e cala la lampada.
… e Kate rispose al Re:
"Duna zitella
perché tentar il cor?
Per un marito
mi fe' bella il Signor!"
spegne la lampada
Rise il Re,
poi le die'
gemme ed or
e un marito, e n'ebbe il cor.
Incamminandosi, si allontana dal viottolo.
Comincia ad albeggiare.
DES GRIEUX
E l'alba! O mia Manon,
pronta alla porta del cortil sii tu.
V'è là Leseaut con uomini devoti.
Là vanne e tu sei salva!
LAMPIONAIO
internamente
… e Kate rispose al Re.
Rise il Re
poi le die'
gemme ed or.
MANON
Tremo, pavento per te! …
Tremo e m'angoscio né so il perché!
Ah! una minaccia funebre io sento!
Tremo a un periglio che ignoto m'è.
DES GRIEUX
Manon, disperato
è il mio prego! L'affanno
la parola mi spezza …
Vuoi che m'uccida qui?
Ti scongiuro, Manon,
ah! vieni!
Addita il viottolo.
Salviamoci!
Vien' ti scongiuro! …
Ah! vieni! Salviamoci!
MANON
E sia! Chiedimi tutto!
Son tua, m'attendi, amore!
Des Grieux afferra le mani di Manon, e rassicurandola, le accenna di nuovo a destra. Manon gli getta un bacio, e si ritira dalla finestra. Colpo di fuoco interno. Des Grieux trasalisce, e corre verso il viottolo.
VOCI
interne
All'armi! All'armi!
LESCAUT
Entra dal viottolo fuggendo colla spada sguainata.
Perduta è la partita!
Cavalier, salviam la vita!
DES GRIEUX
Che avvenne?
VOCI
interne
All'armi! Ah!
LESCAUT
Udite come strillano!
Fallito è il colpo!
DES GRIEUX
con impeto
Venga la morte!
Ah! fuggir? Giammai!
Fa per sguainare la spada.
LESCAUT
impedendoglielo
Ah! pazzo inver!
MANON
Riappare alla finestra, agitata; con immenso slancio a Des Grieux:
Se m'ami,
in nome di Dio
t'invola, amor mio!
Abbandona la finestra e scompare.
DES GRIEUX
Ah! Manon!
LESCAUT
trascinando via Des Grieux, crollando il capo
Cattivo affar!
Attratti dal colpo di fuoco e dai gridi d'allarme, accorrono da ogni parte Borghesi, Popolani, Popolane, domandandosi l'un l'altro che cosa è avvenuto, confusione generale.
BORGHESI, POPOLANI
Ah! Udiste! Che avvenne?
Che fu? Olà! Fu un ratto? Rivolta?
Fuggiva una donna! Più d'una!
La folta tenebra protesse laggiù i rapitori!
Rullo di tamburi. S'apre il portone della caserma, esce il Sergente con un picchetto di soldati, in mezzo al quale stanno parecchie donne incatenate. I soldati e le donne si arrestano avanti il porto.
IL SERGENTE
alla folla, ordinando di retrocedere
Il passo m'aprite!
Dalla nave scende il Comandante. Lo segue un drappello di soldati di marina, il quale si schiera a destra.
COMANDANTE
al Sergente
È pronta la nave.
L'appello affrettate!
BORGHESI, POPOLANI
ritirandosi poco a poco
Silenzio! L'appello cominciano già!
L'Appello
Con un foglio in mano, il Sergente fa l'appello. Le Cortigiane, mano mano che sono chiamate passano da sinistra a destra presso il drappello dei marinai. Il Comandante nota su di un libro.
IL SERGENTE
Rosetta
Passa sfrontatamente guardando come in atto di sfida.
BORGHESI, POPOLANI
Eh! Che aria!
È un amore!
IL SERGENTE
Madelon!
Indifferente, va al suo posto ridendo.
BORGHESI, POPOLANI
con astio
Ah! qui sei ridotta! Ah! ah!
Che riso insolente!
IL SERGENTE
Manon …
Manon passa lentamente cogli occhi a terra.
BORGHESI, POPOLANI
Chissà! Una sedotta!
E bella davvero!
Madonna è dolente! Ah! ah!
Affè … che dolore!
IL SERGENTE
Ninetta!
altera, fissando la folla
BORGHESI, POPOLANI
Che incesso!
IL SERGENTE
Caton!
con passo e fare imponente
BORGHESI, POPOLANI
È un dea!
IL SERGENTE
Regina!
Passa, pavoneggiandosi con civetteria.
BORGHESI, POPOLANI
Ah! ah! Qui sei ridotta!
Questa vorrei, che amor!
Che riso insolente!
IL SERGENTE
Claretta!
È bionda; passa sveltamante.
BORGHESI. POPOLANI
Ah! ah! Che bionda!
Che gaia assemblea!
IL SERGENTE
Violetta!
Una bruna; traversa la piazza con modo procace.
BORGHESI, POPOLANI
Ah! ah! Che bruna!
IL SERGENTE
Nerina!
Conserva ancora una ricca acconciatura sul capo, ed alcuni nei.
BORGHESI, POPOLANI
Che splendidi nei!
Di vaghe nessuna!
Che gaia assemblea!
IL SERGENTE
Elisa!
Se ne va tranquillamente.
BORGHESI, POPOLANI
Che gaia assemblea!
Di vaghe nessuna!
IL SERGENTE
Ninon!
Passa, coprendosi il volto colle mani.
BORGHESI, POPOLANI
Ah! ah!
IL SERGENTE
Giorgetta!
Colle mani dietro la schiena passa sogghignando al Sergente.
POPOLANI. BORGHESI
Ah! ah! ah! ah!
Lescaut e un gruppo di Borghesi
Dopo essersi aggirato in mezzo alla folla, chiuso nel mantello, Lescaut s'avvicina a sinistra ad un gruppo di borghesi che stanno osservando Manon.
LESCAUT
Costei? V'è un mistero!
UN GRUPPO Dl BORGHESI
a Lescaut, con sorpresa
Sedotta?
Tradita?
LESCAUT
Costei fu rapita
fanciulla all'amore
d'un vago garzone!
UN GRUPPO DI BORGHESI
Che infamia! Che orror!
Fa compassione!
LESCAUT
Rapita alle nozze
e a sozze carezze gittata!
UN GRUPPO DI BORGHESI
indignati
E sempre così!
LESCAUT
eccitando gli ascoltatori
Pel gaudio d'un dì
d'un vecchio signor …
poi, sazio, cacciata!
UN GRUPPO DI BORGHESI
Che infamia! Che orrore!
Ah! fa compassion! pietà …
LESCAUT
additando Des Grieux
Vedete quel pallido
che presso le sta?
Lo sposo è quel misero.
Così, fra catene,
nel fango avvilita,
rivede e rinviene
la sposa rapita!
UN GRUPPO Dl BORGHESI
Che infamia! Che orror!
Inver fa pietà,
fa compassion, pietà!
Manon e Des Grieux
Des Grieux è nel fondo perduto tra la folla. Appena è passata Manon, esso cautamente le si avvicina, cercando di nascondersi dietro di lei. Manon se ne accorge ed a stento trattiene un grido di riconoscenza. Le loro mani si toccano e si stringono.
MANON
con passione ed angoscia
Des Grieux, fra poco lungi sarò …
questo è il destino mio.
E te perduto per sempre avrò!
Ultimo bene! … addio!
Alla tua casa riedi! Addio!
Devi Manon scordar!
Forse abbastanza non fosti amato,
quest'è il rimorso mio!
Ma tu perdona, mio amor, ah!
amore immenso, addio!
DES GRIEUX
Ah! guardami e vedi com'io soggiaccio
a questa angoscia amara, ah!
Ogni pensierosi scioglie in pianto!
MANON
Ora a tuo padre dei far ritorno,
devi Manon scordar!
Mio amor … addio!
Singhiozza disperatamente.
DES GRIEUX
Ah! m'ho nell'animo l'odio soltanto
degl'uomini e di Dio!
II Sergente va a collocarsi di fronte alle Cortigiane.
IL SERGENTE
Presto! In fila!
Le Cortigiane si mettono in fila.
Marciate!
Vede Manon ferma presso a Des Grìeux, la prende brutalmente per un braccio e la spinge dietro le altre.
Costui ancor qui?
Finiamola!
DES GRIEUX
Non può trattenersi, e d'un tratto strappa Manon dalle mani del Sergente, gridando.
Indietro!
IL SERGENTE
a Des Grieux
Via!
IL GRUPPO DI BORGHESI
aizzati da Lescaut, a Des Grieux
Coraggio!
DES GRIEUX
furente e minaccioso
Ah! guai a chi la tocca!
Avvinghia stretta a sè Manon, coprendola colla propria persona.
Manon, ti stringi a me!
IL GRUPPO Dl BORGHESI
Accorrono in soccorso di Des Grieux ed impediscono al Sergente di avvicinarsi a Manon.
Così! Bravo!
COMANDANTE
apparendo ad un tratto in mezzo alla folla, che si ritira rispettosamente
Che avvien?
DES GRIEUX
nell'impeto della disperazione, minaccioso
Ah! non v'avvicinate!
Ché, vivo me, costei
nessun strappar potrà! …
Scorgendo il Comandante, vinto da profonda emozione, erompe in uno straziante singhiozzo mentre le sue braccia che stringevano Manon si sciolgono.
No! pazzo son!
al Comandante
Guardate,
pazzo son, guardate,
com'io piango ed imploro …
come io piango, guardate,
com'io chiedo pietà! …
Il Sergente avvia le Cortigiane verso la nave, e spinge con esse Manon, la quale lenta s'incammina e nasconde il volto fra le mani, disperatamente singhiozzando. La folla, cacciata ai lati dagli Arcieri, guarda silenziosa con profondo senso di pieta.
con voce interrotta dall'affanno
Udite! M'accettate
qual mozzo o a più vile mestiere,
ed io verrò felice! … M' accettate!
Ah! guardate, io piango e imploro!
Vi pigliate il mio sangue … la vita! …
V'imploro, vi chiedo pietà!
Ah! pietà! ingrato non sarò!
S'inginocchia davanti al Comandante, implorandolo.
COMANDANTE
Commosso, si piega verso Des Grieux, gli sorride benignamente e gli dice col fare burbero del marinaio:
Ah! popolar le Americhe, giovinotto, desiate?
Des Grieux lo guarda con ansia terribile.
Ebben … ebben … sia pur!
battendo sulla spalla a Des Grieux
Via, mozzo, v'affrettate!
Des Grieux getta un grido di gioia, e bacia la mano al Comandante. Manon si volge, vede, comprende, e, il viso irradiato da suprema gioia, dall'alto dell'imbarcatoio stende le braccia a Des Grieux che vi accorre. Lescaut, in disparte, guarda, crolla il capo e si allontana.