ATTO SECONDO
Camera ricca con alcova e tre porte
SCENA I
La Contessa sola: poi Susanna e poi Figaro
No. 11 - Cavatina
LA CONTESSA
Porgi, amor, qualche ristoro
al mio duolo, a' miei sospir.
O mi rendi il mio tesoro,
o mi lascia almen morir.
Recitativo
LA CONTESSA
Vieni, cara Susanna,
finiscimi l'istoria!
SUSANNA
entra
È già finita.
LA CONTESSA
Dunque volle sedurti?
SUSANNA
Oh, il signor Conte
non fa tai complimenti
colle donne mie pari;
egli venne a contratto di danari.
LA CONTESSA
Ah, il crudel più non m'ama!
SUSANNA
E come poi
è geloso di voi?
LA CONTESSA
Come lo sono
i moderni mariti: per sistema
infedeli, per genio capricciosi,
e per orgoglio poi tutti gelosi.
Ma se Figaro t'ama ... ei sol potria ...
FIGARO
cantando entro la scena
La la la ...
SUSANNA
Eccolo: vieni, amico.
Madama impaziente ...
FIGARO
A voi non tocca
stare in pena per questo.
Alfin di che si tratta? Al signor Conte
piace la sposa mia,
indi segretamente
ricuperar vorria
il diritto feudale.
Possibile è la cosa, e naturale.
LA CONTESSA
Possibil!
SUSANNA
Naturale!
FIGARO
Naturalissima.
E se Susanna vuol possibilissima.
SUSANNA
Finiscila una volta.
FIGARO
Ho già finito.
Quindi prese il partito
di sceglier me corriero, e la Susanna
consigliera segreta d'ambasciata.
E perch'ella ostinata ognor rifiuta
il diploma d'onor ch'ei le destina
minaccia di protegger Marcellina.
Questo è tutto l'affare.
SUSANNA
Ed hai coraggio di trattar scherzando
un negozio sì serio?
FIGARO
Non vi basta
che scherzando io ci pensi? Ecco il progetto:
per Basilio un biglietto
io gli fi capitar che l'avvertisca
di certo appuntamento
alla Contessa
che per l'ora del ballo
a un amante voi deste ...
LA CONTESSA
O ciel! Che sento!
Ad un uom sì geloso! ...
FIGARO
Ancora meglio.
Così potrem più presto imbarazzarlo,
confonderlo, imbrogliarlo,
rovesciargli i progetti,
empierlo di sospetti, e porgli in testa
che la moderna festa
ch'ei di fare a me tenta altri a lui faccia;
onde qua perda il tempo, ivi la traccia.
Così quasi ex abrupto, e senza ch'abbia
fatto per frastonarci alcun disegno
vien l'ora delle nozze, e in faccia a lei
segnando la Contessa
non fia, ch'osi d'opporsi ai voti miei.
SUSANNA
È ver, ma in di lui vece
s'opporrà Marcellina.
FIGARO
Aspetta: al Conte
farai subito dir, che verso sera
attendati in giardino,
il picciol Cherubino
per mio consiglio non ancora partito
da femmina vestito,
faremo che in sua vece ivi sen vada.
Questa è l'unica strada
onde monsù sorpreso da madama
sia costretto a far poi quel che si brama.
LA CONTESSA
a Susanna
Che ti par?
SUSANNA
Non c'è mal.
LA CONTESSA
Nel nostro caso ...
SUSANNA
Quand'egli è persuaso ... e dove è il tempo?
FIGARO
Ito è il Conte alla caccia; e per qualch'ora
non sarà di ritorno; io vado e tosto
Cherubino vi mando; lascio a voi
la cura di vestirlo.
LA CONTESSA
E poi? ...
FIGARO
E poi ...
Se vuol ballare
signor Contino,
il chitarrino
le suonerò.
parte
SCENA II
La Contessa, Susanna, poi Cherubino
Recitativo
LA CONTESSA
Quanto duolmi, Susanna,
che questo giovinotto abbia del Conte
le stravaganze udite! Ah tu non sai! ...
Ma per qual causa mai
Da me stessa ei non venne? ...
Dov'è la canzonetta?
SUSANNA
Eccola: appunto
facciam che ce la canti.
Zitto, vien gente! È desso: avanti, avanti,
signor uffiziale.
CHERUBINO
Ah, non chiamarmi
con nome sì fatale! Ei mi rammenta
che abbandonar degg'io
comare tanto buona ...
SUSANNA
E tanto bella!
CHERUBINO
Ah sì ... certo ...
SUSANNA
Ah sì ... certo ...Ipocritone!
Via presto la canzone
che stamane a me deste
a madama cantate.
LA CONTESSA
Chi n'è l'autor?
SUSANNA
additando Cherubino
Guardate: egli ha due braccia
di rossor sulla faccia.
LA CONTESSA
Prendi la mia chitarra, e l'accompagna.
CHERUBINO
Io sono sì tremante ...
ma se madama vuole ...
SUSANNA
Lo vuole, sì, lo vuol. Manco parole.
No. 12 - Arietta
CHERUBINO
Voi che sapete
che cosa è amor,
donne, vedete
s'io l'ho nel cor.
Quello ch'io provo
vi ridirò,
è per me nuovo,
capir nol so.
Sento un affetto
pien di desir,
ch'ora è diletto,
ch'ora è martir.
Gelo e poi sento
l'alma avvampar,
e in un momento
torno a gelar.
Ricerco un bene
fuori di me,
non so chi'l tiene,
non so cos'è.
Sospiro e gemo
senza voler,
palpito e tremo
senza saper.
Non trovo pace
notte né dì,
ma pur mi piace
languir così.
Voi che sapete
che cosa è amor,
donne, vedete
s'io l'ho nel cor.
Recitativo
LA CONTESSA
Bravo! Che bella voce! Io non sapea
che cantaste sì bene.
SUSANNA
Oh, in verità
egli fa tutto ben quello ch'ei fa.
Presto a noi, bel soldato.
Figaro v'informò ...
CHERUBIN
Tutto mi disse.
SUSANNA
si misura con Cherubin
Lasciatemi veder. Andrà benissimo!
Siam d'uguale statura ... giù quel manto.
gli cava il manto
LA CONTESSA
Che fai?
SUSANNA
Niente paura.
LA CONTESSA
E se qualcuno entrasse?
SUSANNA
Entri, che mal facciamo?
La porta chiuderò.
chiude la porta
Ma come poi
acconciargli i cappelli?
LA CONTESSA
Una mia cuffia
prendi nel gabinetto.
Presto!
Susanna va nel gabinetto a pigliar una cuffia:
Cherubino si accosta alla Contessa, e gli lascia veder la patente che terrà in petto:
la Contessa la prende, l'apre: e vede che manca il sigillo.
Che carta è quella?
CHERUBINO
La patente.
LA CONTESSA
Che sollecita gente!
CHERUBINO
L'ebbi or da Basilio.
LA CONTESSA
gliela rende
Dalla fretta obliato hanno il sigillo.
SUSANNA
sorte
Il sigillo di che?
LA CONTESSA
Della patente.
SUSANNA
Cospetto! Che premura!
Ecco la cuffia.
LA CONTESSA
Spicciati: va bene!
Miserabili noi, se il Conte viene.
No. 13 - Aria
SUSANNA
Venite, inginocchiatevi;
prende Cherubino e se lo fa inginocchiare
davanti poco discosto dalla Contessa che siede
Restate fermo lì.
lo pettina da un lato, poi lo prende pel mento
e lo volge a suo piacere
Pian piano, or via, giratevi:
Bravo, va ben così.
Cherubino, mentre Susanna lo sta acconciando
guarda la Contessa teneramente.
La faccia ora volgetemi:
Olà, quegli occhi a me.
seguita ad acconciarlo ed a porgli la cuffia
Drittissimo: guardatemi.
Madama qui non è.
Restate fermo, or via,
giratevi, bravo!
Più alto quel colletto ...
quel ciglio un po' più basso ...
le mani sotto il petto ...
vedremo poscia il passo
quando sarete in pie'.
piano alla Contessa
Mirate il bricconcello!
Mirate quanto è bello!
Che furba guardatura!
Che vezzo, che figura!
Se l'amano le femmine
han certo il lor perché.
Recitativo
LA CONTESSA
Quante buffonerie!
SUSANNA
Ma se ne sono
io medesma gelosa; ehi, serpentello,
volete tralasciar d'esser sì bello!
LA CONTESSA
Finiam le ragazzate: or quelle maniche
oltre il gomito gli alza,
onde più agiatamente
l'abito gli si adatti.
SUSANNA
eseguisce
Ecco.
LA CONTESSA
Più indietro.
Così.
scoprendo un nastro, onde ha fasciato il braccio
Che nastro è quello?
SUSANNA
È quel ch'esso involommi.
LA CONTESSA
E questo sangue?
CHERUBINO
Quel sangue ... io non so come ...
poco pria sdrucciolando ...
in un sasso... la pelle io mi graffiai...
e la piaga col nastro io mi fasciai.
SUSANNA
Mostrate! Non è mal. Cospetto! Ha il braccio
più candido del mio! Qualche ragazza...
LA CONTESSA
E segui a far la pazza?
Va nel mio gabinettto, e prendi un poco
d'inglese taffetà: ch'è sullo scrigno:
Susanna parte in fretta
In quanto al nastro... inver... per il colore
mi spiacea di privarmene.
SUSANNA
entra e le dà il taffetà e le forbici
Tenete,
e da legargli il braccio?
LA CONTESSA
Un altro nastro
prendi insieme col mio vestito.
CHERUBINO
Ah, più presto m'avria quello guarito!
Susanna parte per la porta ch'è in fondo
e porta seco il mantello di Cherubino.
LA CONTESSA
Perché? Questo è migliore!
CHERUBINO
Allor che un nastro...
legò la chioma... ovver toccò la pelle...
d'oggetto...
LA CONTESSA
...forastiero,
è buon per le ferite! Non è vero?
Guardate qualità ch'io non sapea!
CHERUBINO
Madama scherza; ed io frattanto parto..
LA CONTESSA
Poverin! Che sventura!
CHERUBINO
Oh, me infelice!
LA CONTESSA
Or piange...
CHERUBINO
Oh ciel! Perché morir non lice!
Forse vicino all'ultimo momento...
questa bocca oseria!
LA CONTESSA
Siate saggio; cos'è questa follia?
si sente picchiare alla porta.
Chi picchia alla mia porta?
IL CONTE
fuori della porta
Perché è chiusa?
LA CONTESSA
Il mio sposo, oh Dei! Son morta!
Voi qui senza mantello!
In quello stato! Un ricevuto foglio...
la sua gran gelosia!
IL CONTE
Cosa indugiate?
LA CONTESSA
Son sola... anzi son sola...
IL CONTE
E a chi parlate?
LA CONTESSA
A voi... certo... a voi stesso...
CHERUBINO
Dopo quel ch'è successo, il suo furore...
non trovo altro consiglio!
entra nel gabinetto e chiude
LA CONTESSA
prende la chiave
Ah, mi difenda il cielo in tal periglio!
corre ad aprire al Conte
SCENA III
La Contessa ed il Conte da cacciatore
IL CONTE
Che novità! Non fu mai vostra usanza
di rinchiudervi in stanza!
LA CONTESSA
È ver; ma io...
io stava qui mettendo...
IL CONTE
Via, mettendo...
LA CONTESSA
… certe robe...era meco la Susanna ...
che in sua camera è andata.
IL CONTE
Ad ogni modo
voi non siete tranquilla.
Guardate questo foglio!
LA CONTESSA
(Numi! È il foglio
che Figaro gli scrisse...)
Cherubino fa cadere un tavolino, ed una sedia in gabinetto, con molto strepito.
IL CONTE
Cos'è codesto strepito?
In gabinetto
qualche cosa è caduta.
LA CONTESSA
Io non intesi niente.
IL CONTE
Convien che abbiate i gran pensieri in mente.
LA CONTESSA
Di che?
IL CONTE
Là v'è qualchuno.
LA CONTESSA
Chi volete che sia?
IL CONTE
Io chiedo a voi.
Io vengo in questo punto
LA CONTESSA
Ah sì, Susanna ... appunto...
IL CONT
Che passò mi diceste alla sua stanza!
LA CONTESSA
Alla sua stanza, o qui - non vidi bene...
IL CONTE
Susanna! - E donde viene
che siete sì turbata?
LA CONTESSA
Per la mia cameriera?
IL CONTE
Io non so nulla;
ma turbata senz'altro.
LA CONTESSA
Ah, questa serva
più che non turba me turba voi stesso.
IL CONTE
È vero, è vero, e lo vedrete adesso.
La Susanna entra per la porta ond'è uscita, e si ferma vedendo il Conte, che dalla porta del gabinetto sta favellando.
No. 14 - Terzetto
IL CONTE
Susanna, or via, sortite,
sortite, io così vo'.
LA CONTESSA
Fermatevi... sentite...
Sortire ella non può.
SUSANNA
Cos'è codesta lite!
Il paggio dove andò!
IL CONTE
E chi vietarlo or osa?
LA CONTESSA
Lo vieta l'onestà.
Un abito da sposa
provando ella si sta.
IL CONTE
Chiarissima è la cosa:
l'amante qui sarà.
LA CONTESSA
Bruttissima è la cosa,
chi sa cosa sarà.
SUSANNA
Capisco qualche cosa,
veggiamo come va.
IL CONTE
Dunque parlate almeno.
Susanna, se qui siete...
LA CONTESSA
Nemmen, nemmen, nemmeno,
io v'ordino: tacete.
Susanna si nasconde entro l'alcova.
IL CONTE
Consorte mia, giudizio,
un scandalo, un disordine,
schiviam per carità!
SUSANNA
Oh cielo, un precipizio,
un scandalo, un disordine,
qui certo nascerà.
LA CONTESSA
Consorte mio, giudizio,
un scandalo, un disordine,
schiviam per carità!
Recitativo
IL CONTE
Dunque voi non aprite?
LA CONTESSA
E perché degg'io
le mie camere aprir?
IL CONTE
Ebben, lasciate,
l'aprirem senza chiavi. Ehi, gente!
LA CONTESSA
Come?
Porreste a repentaglio
d'una dama l'onore?
IL CONTE
È vero, io sbaglio.
Posso senza rumore,
senza scandalo alcun di nostra gente
andar io stesso a prender l'occorrente.
Attendete pur qui, ma perché in tutto
sia il mio dubbio distrutto anco le porte
io prima chiuderò.
chiude a chiave la porta che conduce alle stanze delle cameriere
LA CONTESSA
(Che imprudenza!)
IL CONTE
Voi la condiscendenza
di venir meco avrete.
Madama, eccovi il braccio, andiamo.
LA CONTESSA
Andiamo.
IL CONTE
Susanna starà qui finché torniamo.
Partono
SCENA IV
Susanna e Cherubino
No. 15 - Duettino
SUSANNA
uscendo dall'alcova in fretta; alla porta del gabinetto
Aprite, presto, aprite;
aprite, è la Susanna.
Sortite, via sortite,
andate via di qua.
CHERUBINO
Oimè, che scena orribile!
Che gran fatalità!
SUSANN
Partite, non tardate
accostandosi or ad una, or ad un'altra porta
di qua, di là.
Cherubino accostandosi or ad una, or ad un'altra porta
SUSANNA e CHERUBINO
Le porte son serrate,
che mai, che mai sarà!
CHERUBINO
Qui perdersi non giova.
SUSANNA
V'uccide se vi trova.
CHERUBINO
affacciandosi alla finestra
Veggiamo un po' qui fuori.
Dà proprio nel giardino.
facendo moto di saltar giù
SUSANNA
trattenendolo
Fermate, Cherubino!
Fermate per pietà!
CHERUBINO
tornando a guardare
Un vaso o due di fiori,
più mal non avverrà.
SUSANNA
trattenendolo sempre
Tropp'alto per un salto,
fermate per pietà!
CHERUBINO
si scioglie
Lasciami, pria di nuocerle
nel fuoco volerei.
Abbraccio te per lei -
addio, così si fa.
salta fuori
SUSANNA
Ei va a perire, oh Dei!
Fermate per pietà; fermate!
Recitativo
SUSANNA
Oh, guarda il demonietto! Come fugge!
È già un miglio lontano.
Ma non perdiamoci invano.
Entriam nel gabinetto,
venga poi lo smargiasso, io qui l'aspetto.
entra in gabinetto e si chiude dietro la porta